BARI - Entro il 2026 i treni sulla linea Bari-Taranto potranno viaggiare a 200 all’ora contro gli attuali 150. Merito dell’installazione del sistema Ertms sui 104 km della linea a doppio binario da Parco Nord alla stazione del capoluogo jonico, prevista nell’ambito del maxiappalto da 2,7 miliardi aggiudicato mercoledì da Rfi.
Ma il bicchiere è soltanto mezzo pieno. Perché a fronte di una procedura (in quattro lotti) che riguarda 4.220 km di linee, l’intervento sui 104 km della Bari-Taranto è l’unico previsto sugli 840 km della rete pugliese. E questo nonostante il piano di implementazione predisposto due anni fa dal ministero delle Infrastrutture includesse l’installazione dell’Ermts anche sulla Foggia-Bari, cioè sul tratto terminale dell’Adriatica per cui è prevista la velocizzazione.
L’Ermts è il sistema a standard europeo per il controllo del distanziamento dei treni. In sostanza serve a controllare il traffico in maniera automatizzata, così come l’attuale Scmt che (essendo uno standard nazionale) verrà progressivamente soppiantato. Con un sistema di controllo automatico è possibile aumentare la frequenza dei treni e - se le caratteristiche dei binari lo permettono - anche la loro velocità di punta: per la Bari-Taranto, dove oggi è installato un vecchio sistema di controllo (il blocco conta-assi) e il limite massimo è 150 km/ora, è possibile arrivare a 200 sulla quasi totalità del tracciato...