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Bari, topi e ruggine al mercato di Santa Scolastica: è allarme

 
Francesca Di Tommaso

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Francesca Di Tommaso

Bari, topi e ruggine al mercato di Santa Scolastica: è allarme

Situazioni non a norma. Gli ambulanti: «I locali commerciali devono avere una presa d'aria oltre l'accesso aI box della struttura ne sono privi»

Sabato 23 Aprile 2022, 15:52

BARI - I mercatali di Santa Scolastica si scaldano, protestano, alzano la voce, sovrastandosi a vicenda: non si può lavorare con il mercato in queste condizioni.

«Qui la fogna non funziona da almeno tre mesi. E poi, guardate qua, può essere mai possibile che in un box perdipiù affittato ad una macelleria, l’acqua di scarico viene raccolta in un secchio attraverso un tubo? Nemmeno al campeggio si gestiscono così le cose… e qui stiamo per lavorare, non certo per fare le vacanze».

I mercatali hanno invitato il presidente del municipio II, Gianlucio Smaldone, a verificare di persona lo stato in cui versa il “loro” mercato, la struttura coperta nel quartiere Carrassi.

«Alcuni miei associati che hanno l’attività commerciale a Santa Scolastica mi hanno chiamato per sollecitare l’attenzione dell’amministrazione comunale sui problemi antichi del mercato in questione – spiega Mimmo Tarantini, presidente dell’associazione La formica e coordinatore cittadino della Buona destra -. I problemi sono antichi e sono ciclici: per esempio, un’attività commerciale per avere la licenza deve avere obbligatoriamente una presa d’aria oltre l’accesso: a Santa Scolastica le prese d’aria nei box non ci sono.

«Queste prese di corrente sono solo a trenta centimetri dal calpestio, da terra – rincara Luigi De Benedictis, gestore della pescheria Gino il marinaio -. E anche i contatori sono a solo un metro di altezza: non sono a norma e soprattutto sono proprio pericolosi».

Smaldone ha raccolto l’invito e si è presentato all’incontro con i tecnici al seguito. «Ho preso contezza della situazione e per fortuna ritengo si tratti di opere di manutenzione ordinaria – spiega Smaldone – la fogna necessita di spurgo, e comunque ad oggi nessuna segnalazione era pervenuta ai tecnici dell’Ivop (Infrastrutture, viabilità e opere pubbliche) a riguardo. E anche gli altri problemi, sono affrontabili e risolvibili, alcuni giustificati da una struttura che ha già quindici anni di vita».

Sarà pure così, ma i commercianti hanno un elenco di disagi non da poco: dalle saracinesche arrugginite da sostituire, a quelle divelte e danneggiate, di facile accesso a topi e blatte. Per non parlare della periodica ostruzione della fogna bianca. «Quando piove sono fiumi d’acqua, soprattutto per chi ha il box nell’aria più interna del mercato». Non da ultimo hanno risollevato il rischio furti, che non li ha risparmiati negli anni. Risalgono a qualche anno fa i tentativi notturni di scasso per entrare nei box. E l’anno precedente furono venti i box dalle saracinesche distrutte per rubare banconote e altro dall’interno dei locali. «Chiedemmo a suo tempo un sistema di videosorveglianza per tutelarci – racconta uno degli operatori commerciali – ma dal Comune ci chiesero di contribuire alle spese. Ci rifiutammo perché non ci sembra giusto: i box non sono di nostra proprietà, noi già sosteniamo un affitto di 360 euro».

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