BARI - Il Tar Puglia ha dichiarato nullo un proprio decreto ingiuntivo del valore di oltre 7 milioni di euro che il Policlinico avrebbe dovuto pagare all’Università di Bari per le indennità di perequazione dovute al personale tecnico amministrativo dipendente Uniba che svolge anche attività assistenziale nella struttura ospedaliera.
Il decreto è stato annullato perché la controversia - ritiene il Tar - spetta al giudice ordinario e non a quello amministrativo e quindi i giudici hanno dichiarato il difetto di giurisdizione. «Siamo in presenza - si legge nella sentenza - di una controversia avente ad oggetto la regolazione di rapporti civilistici di debito/credito fra amministrazioni», con l’Università che chiede il rimborso di somme pacificamente dovute e il Policlinico che non si oppone sul punto, chiedendo tuttavia che si proceda preliminarmente a un accertamento degli importi dovuti, lavoratore per lavoratore.
La vicenda riguarda il lodo arbitrale del 2012, cui ha fatto seguito un’intesa ratificata anche dalla Regione, con il quale Uniba e Policlinico hanno concordato il trattamento economico e l'indennità dovuta ai dipendenti dell’Università che svolgono anche attività in ospedale.
Dopo l’intesa, però, i lavoratori hanno lamentato di aver subito un taglio rispetto alla indennità che percepivano prima e così a partire dal dicembre 2017 sono state emesse dalla sezione Lavoro del Tribunale di Bari «decine di sentenze di accoglimento delle ragioni dei lavoratori in relazione alla sussistenza dell’obbligo di corrispondere dette somme di denaro». Sulla base di queste pronunce l’Università ha pagato i lavoratori e ha poi ha preteso la restituzione delle somme dal Policlinico, prima ottenendo nel 2019 un decreto ingiuntivo dal Tribunale ordinario di 3,6 milioni di euro, al quale il Policlinico si è opposto, e poi ottenendone un altro da 7 milioni nel 2021 dal Tar, ora annullato.