NAPOLI - Nel «Patto per Napoli» firmato dal premier Draghi c'è anche un intervento sulla tratta ferroviaria ad alta velocità che collega il capoluogo campano a Bari. Il progetto, varato stamattina al Maschio Angioino tra il presidente del consiglio e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, assegna alla città campana 1,231 miliardi in venti anni. La fetta più cospicua dei 2,67 miliardi che il Governo ha destinato alle città più in crisi. L'investimento ingloba 241 milioni di euro al Porto di Napoli, di cui 150 milioni al prolungamento e al rafforzamento della diga Duca d’Aosta. Altre risorse vanno al completamento delle tratte ferroviarie ad alta velocità Napoli-Bari e Salerno-Reggio Calabria. Fondi (136 milioni) anche alla zona economica speciale della Campania per migliorare l’efficienza di porti e aree industriali e ulteriori risorse al rafforzamento del trasporto pubblico locale.
Dal presidente del Consiglio arriva un monito: «Il Pnrr richiede a tutti noi un salto di qualità nella gestione della spesa. Il piano va completato entro il 2026. Non possiamo lasciare che questi soldi vadano perduti o sprecati, come purtroppo è accaduto in passato ad altri, a molti, fondi europei». E ovviamente massima sarà l'attenzione rispetto al rischio di infiltrazioni mafiose: «Non le tollereremo» assicura. L’ex presidente della Banca Centrale Europea cita tra gli intellettuali e gli artisti che hanno fatto la storia di Napoli Benedetto Croce e Matilde Serao, Eduardo De Filippo e Paolo Sorrentino. «La nostra sfida è permettere a Napoli - e a tutto il Mezzogiorno - di mantenere la centralità che merita. Contribuiamo in modo significativo al risanamento dei conti del Comune e leghiamo i pagamenti ad alcuni obiettivi».Dr