Dopo l’anteprima alla 78ma Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e le tappe di Parma e Roma, «Ritratti di cinema» di Antonietta De Lillo arriva a Bari nel museo srcheologico di Santa Scolastica nell’ambito del «Fuori Bif&st», promosso dal Comune di Bari per animare i luoghi della città durante la XIII edizione del festival del cinema. La mostra sarà inaugurata domani, alle ore 18.30, alla presenza di Francesca Pietroforte, consigliera delegata alla Cultura, Ico, Biblioteca e Musei della Città metropolitana di Bari, dell’autrice delle fotografie, Antonietta De Lillo, del direttore de «La Gazzetta del Mezzogiorno» e critico cinematografico Oscar Iarussi, di Francesco Lombardo dirigente del servizio Beni Culturali e Ico della Città metropolitana di Bari e di Roberta Giuliani del Museo Archeologico di Santa Scolastica.
In esposizione oltre 50 scatti di un’inedita Antonietta De Lillo, allora giovane fotoreporter, realizzati alla Mostra di Venezia nel biennio 1981/82, che vedono ritratti Robert Altman, Bernardo Bertolucci, Liliana Cavani, Primo Levi, Jeanne Moreau, Italo Calvino, Harrison Ford, Akira Kurosawa, Mario Monicelli, un giovanissimo Nanni Moretti, Leone d’argento con il suo Sogni d’oro, i due Leoni d’oro al nuovo cinema tedesco, Margarethe von Trotta e Wim Wenders, e molti altri tra i protagonisti più iconici che hanno frequentato il Lido nelle edizioni dirette da Carlo Lizzani. «L’edizione zero del Fuori Bif&st si arricchisce di una mostra pregevole e unica in Italia - dichiara il sindaco metropolitano Antonio Decaro -. Le immagini scattate quarant’anni fa da Antonietta De Lillo ci restituiscono la bellezza di un’epoca ormai svanita grazie allo sguardo introspettivo di una fotoreporter che, con questo lavoro, conferma la propria intensità e le proprie qualità artistiche».
Gli scatti di Antonietta De Lillo, in parte a colori e in parte in bianco e nero, sono in bilico tra l’immediatezza di un’istantanea e il ritratto posato, già lasciando intravedere la cifra stilistica di una regista che negli anni a venire sarà più volte selezionata con i suoi film alla Mostra di Venezia. «Quarant'anni fa a Venezia, stesso Lido e altri lidi. L'energia del cinema, la sua perenne giovinezza, lo stupore e il nitore delle foto di Antonietta De Lillo - evidenzia Oscar Iarussi - Scatti come visioni future di una regista con il Sud nel cuore: giusto che siano in mostra a Bari».
Ad accompagnare la mostra anche un volume fotografico pubblicato dalla casa editrice napoletana Dante & Descartes di Raimondo Di Maio, con il Centro Sperimentale di Cinematografia, che raccoglie gli interventi di Adriano Aprà, Adriano Donaggio, Roberto Escobar, Giorgio Gosetti, Enrico Magrelli, Marcello Mencarini, Paolo Mereghetti, Giovanni Spagnoletti, Enzo Ungari, Cecilia Valmarana e Wanda Zanirato, con prefazione di Andrea Purgatori, Marta Donzelli, Titta Fiore, Roberto Cicutto e una conversazione con l’autrice delle fotografie Antonietta De Lillo a cura di Laura Delli Colli.
La mostra a Bari è promossa dal Museo Archeologico di Santa Scolastica della Città Metropolitana di Bari ed è realizzata da marechiarofilm e Solares Fondazione delle Arti, con il supporto delle Giornate degli Autori, della Film Commission Regione Campania e della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale.
C'E' ANCHE LA MOSTRA DI LUCAS - «Bari, storie e frammenti» di Uliano Lucas, al Museo Civico, per «Fuori Bif&st». Inaugurazione domani alle 17.30, giorni di fruizione: dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30, domenica dalle 9.30 alle 13.30. La mostra traccia «a passo lento, lungo le arterie che costeggiano il mare: marmi bianchi della Bari del ventennio fascista e stabilimenti balneari, snodi stradali e complessi residenziali, a passo lento, dentro Bari Vecchia, attraverso il centro murattiano, negozi e vie eleganti, verso l’enclave del quartiere Libertà, coi suoi spazi divorati dalla bulimia delle case. Quartiere Japigia, San Paolo, Carbonara ed Enziteto, castello svevo e cattedrale, il porto turistico e i borghi sul mare, spazi stratificati dal tempo, città nella città». Uliano Lucas ci racconta Bari nel nuovo millennio, i volti di una città profondamente trasformata dai cambiamenti socio-economici portati dagli anni duemila, con il passaggio dalla vocazione commerciale della città alla sua riconversione in centro culturale e turistico, punto di riferimento per un territorio più vasto che si estende da nord a sud, da Santo Spirito a Torre a Mare.