Bari - La gara scade il 7 giugno. Ma i cancelli di Torre Quetta torneranno ad aprirsi già da sabato, in linea con quanto disposto dalla Regione. In attesa di conoscere il nome del nuovo concessionario, sarà il Comune a gestire il lido pubblico più amato dai baresi. L’Amtab si occuperà del parcheggio, che resta a pagamento, la Multiservizi dei servizi igienici e l’Amiu della pulizia. Ovviamente l’acqua, le bevande e i panini dovranno essere portati dai bagnanti: le attività di ristorazione sono collegate al bando di gara, attualmente in corso.
La voglia di mare, dopo un inverno trascorso da prigionieri in casa, fra zone rosse e arancioni che hanno fortemente limitato la possibilità di passeggiare e stare all’aperto, è maggiore rispetto al passato.
Forse le strutture con affaccio sull’orizzonte che offrono gli aperitivi non saranno pronte prima di agosto, ma almeno ai baresi e ai turisti, che non si possono permettere di sostenere il costo dell’abbonamento negli stabilimenti balneari, non saranno negati tintarella e tuffi. «I contagi hanno frenato l’entusiasmo degli imprenditori che soltanto ora stanno presentando le richieste per attrezzare le pedane e i bar temporanei sugli scogli - commenta l’assessora allo Sviluppo economico, Carla Palone - e per il tratto compreso fra Torre Quetta e San Giorgio sono arrivate due domande. Come sempre sarà necessaria una istruttoria prima di dare il via libera alle attività».
A nord i riflettori sono puntati su San Girolamo, sul lungomare e sulle spiagge di ciottoli che si candidano a diventare un polo di attrazione per la movida, al pari di Torre Quetta. Il progetto di animare le quattro piazzole va avanti. La ripartizione Lavori pubblici ha avviato la procedura negoziata: saranno contattate cinque aziende che compaiono nell’elenco dei fornitori per scegliere, fra le partecipanti, quella che propone l’offerta più vantaggiosa. Alla ditta vincitrice spetterà fornire i servizi igienici provvisti delle docce - che saranno gestiti dal Comune - e i chioschi che potranno ospitare i bar, di competenza dei privati. C’è lo spazio sia per sistemare un bancone, sia per arredare l’area con qualche tavolino.
La filosofia è sempre la stessa: moltiplicare i luoghi di ritrovo all’aperto destinati sia ai giovani sia alle famiglie in modo da scongiurare gli assembramenti. A giorni sarà pubblicato il bando per l’affidamento dei bar. Per i ristoranti ai due lati della «piazza sul mare» - il manufatto più volte vandalizzato - i tempi si annunciano più lunghi. La prossima settimana a Palazzo di città ci sarà un incontro con i rappresentanti della società Cultour che prenderà in gestione entrambi gli spazi posti alle due estremità dell’immobile. Nelle due strutture sarà realizzata un'attività di bar-ristorante caratterizzata da innovazioni tecnologiche. In una verrà valorizzata la tipicità dell’enogastronomia di eccellenza e nell'altra sarà sviluppata un'offerta più orientata a una dieta che privilegia cibi salutari. L'informalità e la «convenienza» - hanno fatto sapere i gestori - saranno i punti di forza della proposta che si rivolgerà necessariamente anche ai fruitori della spiaggia. La sfida è far vivere il waterfront tutto l’anno anche attraverso eventi culturali e musicali e favorendo iniziative sociali che puntino soprattutto all'inclusione degli abitanti del quartiere.
Il conto alla rovescia è partito. L’obiettivo è trasformare, già da questa estate, il lungomare di San Girolamo in un luogo più accogliente, dotato di bagni e docce, ma soprattutto di punti ristoro.