Conversano - Dev’essere una «casetta» molto confortevole se prima le api ora insetti alieni, tipo moscerini ma non proprio loro, ci sono così affezionati. Nonostante tutte le contromisure adottate dall’Asl, non c’è verso di sfrattare gli sciami di insetti dalla loro amata residenza: il Pta (presidio territoriale di assistenza) «Florenzo Jaja». Gli «inquilini», infatti, si sono rifatti vivi un paio di giorni fa, quando ormai i tecnici manutentori erano convinti di averli fatti fuori ma, dopo aver ricevuto una nuova segnalazione, sono dovuti tornare perché pare che dal buco scavato (visibile nella foto in pagina) da volatili sulla parte esterna della sala operatoria, si sarebbero introdotti gli «alieni» con il risultato che la sala operatoria è stata momentaneamente chiusa e gli interventi in day surgery programmati sono stati momentaneamente rinviati.
La chiusura, tuttavia, dovrebbe essere breve fanno sapere dalla struttura perchè sia le operazioni di sanificazione che quelle di manutenzione sono state prontamente disposte e «l’auspicio – fa sapere Domenica Sciannamblo, congiunta di una anziana paziente che avrebbe dovuto sottoporsi ad intervento chirurgico e ha segnalato l’accaduto ai giornali attraverso il Tribunale dei Malati-Cittadinanza attiva - è che il problema venga risolto nell’arco di pochi giorni perché, per rispettare i tempi dell’intervento programmato lo scorso anno, mia madre si è sottoposta a tampone e vaccinazione della prima e della seconda dose; aveva eseguito tutti gli esami di laboratorio che, in caso di ulteriore rinvio, rischia di dover ripetere».
Il guaio vero è che nessuno ha la più pallida idea di dove siano annidate le colonie di volatili che continuano ad imperversare in quel preciso punto della struttura, corrispondente con le sale operatorie. «Potremmo essere in presenza di vere e proprie larve – spiega il dottor Leonardo Brescia, biologo – che in questo periodo primaverile attraggono i volatili. Non è un caso che anche l’area del Florenzo Jaja e dell’attiguo complesso del Carmine sia frequentata da colonie di colombi, la cui presenza viene correttamente contrastata con dissuasori di ogni tipo. Queste specie aliene, come le lumache che mangiano ettari di raccolto, i coleotteri che divorano agrumi, gli sciami di api, potrebbero utilizzare, ovunque si annidino, i tunnel d’ingresso dei canali di aerazione o anche gli scarichi collegati con i pozzetti esterni. Debellarli è semplice e i luoghi interessati possono essere riaperti alle loro attività dopo poco tempo. E’ tuttavia necessario indagare la fonte di queste intrusioni».