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Bari, confermata chiusura Eataly, UilTucs: «Decisione intempestiva»

 
Gianpaolo Balsamo

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Gianpaolo Balsamo

Eataly a Bari non riapre più: a rischio 40 lavoratori, i sindacati: «Si trovi una soluzione»

Incontro con la task force regionale sull’occupazione, alla presenza del sindaco di Bari, Antonio Decaro e del presidente dell’Ente Fiera del Levante Casillo

Lunedì 26 Aprile 2021, 19:09

BARI - Nell’incontro con la task force regionale sull’occupazione, alla presenza del sindaco di Bari, Antonio Decaro e del presidente dell’Ente Fiera del Levante Casillo, Eataly ha confermato la decisione irrevocabile di chiusura.

«Nonostante l’illustrazione del sindaco dei progetti già in essere per rendere il quartiere fieristico più attrattivo per cittadini e consumatori (insediamento definitivo di uffici e agenzie della regione puglia, riqualificazione del lungomare prospiciente il quartiere e, tra 12 mesi circa, realizzazione del porto turistico già finanziato dal Ministero dei trasporti) e la disponibilità dell’Ente Fiera e dei soci per voce del presidente Casillo a ridurre il canone di locazione - spiega Marco Dell'Anna, segretario della UILTuCS Puglia - Eataly è rimasta sulle proprie posizioni, lamentando che il negozio di Bari dal 2013 ha perso ogni anno due milioni di euro e pertanto non è economicamente sostenibile».

«Abbiamo ribadito a Eataly - prosegue Dell'Anna - che pur prendendo atto dei numeri negativi del negozio, la decisione di chiudere è intempestiva. L’azienda, peraltro, ha già richiesto anche per Bari l’accesso al Fis per le 28 settimane previste dal DL “Sostegni”: un lasso di tempo che consentirebbe di valutare l’evoluzione del mercato con l’allentamento delle restrizioni da Covid e, contestualmente, di condividere le misure ed interventi messi a disposizione dalle istituzioni. Del resto, qualora ci fosse l’intenzione di continuare, le dichiarazioni di intenti del sindaco Decaro e le ulteriori conferme di impegno dell’Ente Fiera del levante e dei suoi soci rappresenterebbero un validissimo motivo per rivedere la decisione aziendale e provare a salvare il negozio di Bari, a tutela dei 53 lavoratori coinvolti e, più complessivamente, dell’immagine di un territorio che rischia di essere ulteriormente depauperato in termini di attrattività di investimenti da parte delle grandi aziende».

Il tavolo di confronto in sede di task force resta comunque aperto, come dichiarato dal presidente Caroli.

«Metteremo a frutto la disponibilità resa - conclude Dell'Anna - per provare a costruire soluzioni alternative finalizzate al mantenimento dell’occupazione, come la proposta già avanzata dai segretari generali di Uiltucs e Uil Puglia, Zimmari e Busto, di mettere insieme le sinergie dell’imprenditoria locale con la collaborazione delle istituzioni tutte per realizzare un hub di eccellenze che possa insediarsi nelle attività e nelle superfici di Eataly. Proveremo con tutte le nostre forze a difendere l’occupazione ed il territorio».

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