BARI - Sono al limite, anche della sopportazione. E sono furiosi per il tentativo (dicono) di scaricare su di loro le inefficienze altrui. Un gruppo di centotrenta di medici di famiglia baresi («indipendentemente dalle iscrizioni sindacali, ci dissociamo da un sistema ospedalocentrico e anche dagli accordi sindacali presi con la Regione e con le Asl sulla pelle di tutti i medici di famiglia») ha deciso di protestare, avvertendo: «Siamo impegnati nell’ultima trincea di un fronte di guerra che è prossimo a cedere per l’inefficienza delle retrovie, dove ci sono i generali».
Hanno deciso di alzare la voce scrivendo nero su bianco alla Gazzetta un documento con una lista (lunghissima) di compiti a cui sono stati chiamati in tempo di Covid (un carico burocratico richiesto dalla Asl e reso ancora più pesante «dalla inadeguatezza delle piattaforme informatiche regionali») cui fa seguito una serie di richieste.
«Dobbiamo - è riportato nella nota sottoscritta dai professionisti - rispondere al telefono e ai messaggi Whatsapp, monitorare telefonicamente i pazienti Covid sintomatici per decidere le terapie domiciliari oppure le attivazioni dei colleghi delle Usca e del 118, prenotare i tamponi sulla piattaforma regionale GiavaCovid (tempo: 10 minuti a persona), riprenotare gli stessi test andati a vuoto (circa il 50%), ascoltare i pazienti che si lamentano per i tamponi da fare sia dell’attesa di minimo 8-9 giorni (quando va bene), con tutto ciò che ne consegue circa l’allungamento dei certificati di malattia, sia per la distanza fra il proprio domicilio e la sede assegnata in cui effettuarli. E poi: emettere i provvedimenti di inizio e fine isolamento per chi è in isolamento fiduciario, compilare le schede Usca (da scannerizzare e inviare via mail alla Asl) perché valutino i pazienti con stato clinico dubbio dopo accurato (ove possibile) triage telefonico, rassicurare chi chiede spiegazioni riguardo alla sicurezza dei singoli vaccini, controllare la positività/negatività degli assistiti sul GiavaCovid perché non vengono avvisati in automatico (e dopo il tampone viene detto loro “poi dillo al tuo medico che controlla lui”; questo succede ormai molte decine di volte al giorno), litigare spesso con il numero verde Infocovid che consiglia ai pazienti di rivolgersi al medico di famiglia per far accelerare l’esecuzione di tamponi».
Alle incombenze legate all’epidemia si aggiunge il resto: dalla compilazione delle schede per avviare i disabili ad assistenze varie oppure dei certificati di esistenza in vita per garantire le forniture annuali di presidi per incontinenti, alle ricette di routine da inviare ai pazienti o da rifare («perché a detta degli impiegati del Cup alcune prestazioni hanno codici di priorità sbagliati») «Poi - aggiungono - bisogna inviare le istanze dei pazienti al servizio di anagrafe sanitaria che ormai non riceve più il pubblico, controllare le scadenze dei piani terapeutici di particolari farmaci che vengono rinviate dalla Asl di mese in mese per non far accedere i pazienti dagli specialisti, sperare che il Sist (sistema telematico della Regione) sia funzionante e che il portale GiavaCovid non sia in manutenzione quando apriamo lo studio. Se avanza tempo - si conclude con ironia - dobbiamo anche visitare qualche paziente no Covid, pure a domicilio.
Ecco perché alla Regione e alla direzione generale della Asl chiediamo di attivare una task force di medici di base volontari (almeno 5) con la funzione di avviare un processo di deburocratizzazione delle attività sanitarie del territorio, di liberalizzare davvero la possibilità di prenotazioni dei tamponi con data, luogo e ora precisi e non col meccanismo “non prima del…”, come appare attualmente su GiavaCovid (che oltretutto ha una pessima interfaccia ed è eccessivamente complesso), di predisporre un ufficio deputato esclusivamente a emettere i provvedimenti di isolamento e revoca in base a regole certe, che risponda al telefono alle necessità di tipo burocratico in ambito Covid dei pazienti senza ricondurre al medico di famiglia la soluzione dei problemi, di riaprire gli uffici Asl (Cup e altro), chiusi ormai solamente dalle nostre parti, sia al pubblico sia ai medici per garantire le valutazioni multidisciplinari, in modo da poter offrire i servizi di assistenza domiciliare integrata in tempi che sono rallentati dall’eccessivo carico informatico al quale siamo sottoposti, di avere certezza di poter ricevere risposta quando i medici chiamano l’azienda sanitaria locale, di attivare idonee piattaforme per l’invio della documentazione finendola con il sistema delle fotocopie scannerizzate e ri-fotocopiate che non hanno alcun valore legale».
I firmatari: Ivo Vulpi, Vincenzo Frappampina, Giorgio Marsano, Francesco Roselli, Roberto Moretti, Paolo Belviso, Domenico Giannuoli, Carlo Autorino, Massimiliano Lucarelli, Saverio De Giglio, Fabrizio Trotta, Agata Valente, Maria Beatrice Polito, Angela Maiorano, Loredana Pierangeli, Leonilde Muolo, Mariligia Cerundolo, Ernani Bussetta, Rosa Cicolella, Carlo Sarnataro, Nicola Stucci, Paola Lattanzi, Alfredo Scardicchio, Tiziana Barbone, Carmela Rinaldi, Patrizia Rinaldi, Rosanna De Vito, Tania Piccinni, Alberto Arboritanza, Giuseppe Grande, Antonio Tommasi, Maria Mauro, Lucio Donno, Lorenzo Pranzo, Luigi Peschechera, Gerardo Nardelli, Luigi Simoni, Cosimo De Mola, Roberto Tuseo, Gioacchino Angarano, Rossella Mastropasqua, Alessandra Marcotrigiano, Giovanni Bertoldi, Laura De Luca, Mariella Giove, Annunziata D’Alessandro, Elisabetta De Filippis, Domenico Napolitano, Nicola Santanelli, Anna Saracino, Cecilia Straziota, Nicola Lorusso, Mileva Giannandrea, Paola Albano, Luca Buzzerio, Carmela Bellino, Beatrice Milano, Giovanna Lollino, Mario Sabato, Annalisa Stallone, Vito Pepe, Fabio Prota, Eleonora Pirrelli, Pasquale Saponaro, Gabriele Schiraldi, Licia Galietti, Fausta Portaluri, Livio Fanelli, Caterina Rotunno, Mariangela Favia, Gabriele Miolli, Pierluigi D'amelj, Shafi Behnam, Adriana Alloggio, Domenico Sebastiano, Vincenzo D’Alessandro, Pio Antonio Orsi, Domenica Maria Nanna, Daniela Amore, Bassem Jarban, Stefano Binetti, Valeria Terrusi, Pierluigi Panza, Giovanni De Bellis, Nicola Brunetti, Giancarlo Minerva, Pietro Muolo, Aldo De Robertis, Francesco Crudele, Ugo De Giorgi, Marco Salatino, Giorgio Medagli, Ettore Folcando, Vincenzo Pompilio, Pierina Pace, Antonio Gala, Arcangela Greco, Pasquale Travaglio, Nicola Di Venere, Maria Vincenza D'Agostino, Natale Di Turi, Maristella Rubino, Adalisa Lucinio, Camilla Eliana Nitti, Francesco Capotorto, Giuseppe Ricci, Roberta Cuomo, Michele Manfredi, Piero de Francesco, Michele De Lucia, Giovanni Cantacessi, Daniela Canniello, Francesco D'Argento, Rosa Del Medico, Emanuele Tangorra, Grazia Morgante, Francesco Cea, Nicola Stufano, Nicola Capriati, Arianna Madeo, Paolina Fiore, Sebastiano Ursi, Sergio Pasqua, Cosima Di Turi, Vincenzo Ricci, Cecilia Ruggiero, Saverio Lenoci, Angela Zaffarano, Maria Favia, Vito D'Alba, Giovanni Messa, Angela Ferrara, Francesco Carbonara.