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Covid, lo sfogo del sindaco soccorritore: «Attese fino a 7 ore per una barella, sistema al collasso»

 
Redazione on line

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Quando tutto sarà finito: ritratto del sindaco di Cellamare sfinito dopo una giornata da soccorritore

Gianluca Vurchio, primo cittadino di Cellamare, racconta episodi da cui emerge ormai la pressione sulle strutture sanitarie

Sabato 20 Marzo 2021, 18:46

«Il sistema ha iniziato a collassare. E' evidente. Qualche giorno fa è toccato a me, nel mio turno di servizio, attendere per ben oltre 7 ore il rilascio della barella. Parliamo di un’ambulanza del Servizio di emergenza 118, non di una semplice ambulanza dedicata al trasporto di infermi e feriti. Non dovrebbe essere così in un paese tra i primi al mondo per il sistema sanitario, ma ancor di più dopo esattamente un anno di emergenza. Significa che abbiamo capito poco o, peggio ancora, nulla». Lo scrive su Facebook il sindaco di Cellamare (Bari), Gianluca Vurchio, che è anche un soccorritore del 118.

L’aumento dei contagi Covid sta mettendo a dura prova non solo gli ospedali ma anche il 118, come racconta il primo cittadino. «Molti colleghi - spiega il sindaco-soccorritore - si lamentano, giustamente, perché risulta impensabile, ed a tratti disumano, attendere per oltre 15 ore, fuori da un pronto soccorso. Altri, in maniera sacrosanta, espongono le loro perplessità e difficoltà perché il momento non è facile per nessuno e la pressione è troppo, troppo forte. Siamo tutti sballottati e stanchi».

«Abbiamo tutti una ragione - prosegue - ma qualcuno ha il sacrosanto dovere di trovare non soluzioni definitive, che purtroppo non esistono è inutile prenderci in giro, ma almeno soluzioni che vadano ad "alleggerire" sia la pressione sul sistema 118, che quella negli ospedali. Questa - conclude - è la situazione. Molto critica».

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