Covid a Bitonto, l'appello su Fb di Bianca Guaccero ai concittadini: «State a casa»
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Redazione Regione
01 Marzo 2021
foto Luca Turi
Lo stato maggiore della Lega nazionale e pugliese ha visitato ieri i tre padiglioni dell’Ospedale Covid realizzato all’interno della Fiera del Levante di Bari e ha offerto una collaborazione alle istituzioni locali al fine di renderlo fruibile per i cittadini nel più breve tempo possibile. La posizione del Carroccio è antitetica rispetto a quella espressa nei giorni scorsi da Fratelli d’Italia e dai deputati Raffaele Fitto e Marcello Gemmato (considerano la struttura uno spreco «costoso e inutile») e apre un nuovo fronte di dissenso tra i due partiti sovranisti dopo la dura querelle sull’indicazione del candidato presidente nelle ultime regionali.
La delegazione leghista era composta dal vicesegretario federale Andrea Crippa, dal sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, dal senatore Roberto Marti, dai parlamentari Gianfranco Chiarelli e Annarita Tateo, dai consiglieri regionali Davide Bellomo, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi e Joseph Splendido, e dal capogruppo al Comune Pino Viggiano e dal consigliere Fabio Romito.
«È una struttura eccellente - spiega Crippa - e con degli strumenti tecnologicamente molto avanzati. Resto perplesso sulla questione dei tempi, e sul metodo con cui sono stati gestiti i bandi per le assunzioni. Il Covid Hospital doveva già essere aperto, evidentemente hanno ritardato troppo i tempi per la ricerca del personale. Il mio auspicio è che per la Puglia questa struttura venga messa a disposizione dei cittadini il prima possibile. Ci hanno detto che entro metà marzo dovrebbe essere fruibile per i malati di Covid. Spero che sia così, anche se temo che tutto possa slittare ancora. Bisogna lavorare per evitare il rischio che questi 18 milioni spesi dai cittadini pugliesi si possano rivelare una spesa inutile. Per questo siamo pronti a confrontarci con Emiliano per offrirgli il metodo pragmatico Lega».
Promuove la struttura ospedaliera anche il capogruppo regionale Bellomo: «Dal punto di vista della struttura l’Ospedale è ottimo, però è come aver costruito la nave senza assumere l’equipaggio: è lì ormeggiata e probabilmente, e ce lo auguriamo, non servirà più. Abito qui vicino e ho visto con i miei occhi che gli operai hanno lavorato giorno e notte, ma non è possibile che la consegna prevista fosse il 15 gennaio, mentre il bando per le assunzioni è terminato a fine gennaio. Inoltre, i colloqui con i sindacati sono iniziati dopo l‘edificazione di questa struttura, quindi si sono dilatati enormemente i tempi, quando sarebbe bastato fare tutto prima: quando si è deciso di aprire l’Ospedale, parallelamente bisognava assumere il personale in modo da effettuare i collaudi qualche giorno dopo il 15 gennaio, e oggi staremmo parlando di una struttura operativa. Questo è l’ennesimo esempio di come l’assessorato alla Sanità stia navigando a vista».
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