Maggiore ascolto dei bisogni delle famiglie e interventi mirati per colmare eventuali carenze di infermieri e operatori: così sarà potenziato e migliorato il servizio di assistenza domiciliare integrata in favore dei pazienti più fragili e complessi in provincia di Bari dopo il caso sollevato dal ristoratore di Polignano a Mare, Pasquale Centrone Tuccino, paziente affetto da Sla. Questi, stanco di chiedere invano un’assistenza infermieristica a domicilio "stabile e duratura», nei giorni scorsi ha chiesto l’eutanasia nominando l’assessore pugliese alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, e il governatore Michele Emiliano esecutori delle sue volontà.
La direzione generale dell’Asl Bari ha condiviso oggi questo nuovo impegno nel corso di un incontro con i rappresentanti della associazione ConSlancio onlus vicina alle famiglie dei malati di Sla. «Sono convinto che la strada intrapresa sia quella giusta per implementare il servizio di assistenza domiciliare con infermieri che acquisiscono sempre più professionalità e che collaboreranno con la cooperativa nell’unico interesse di mettere al centro sempre la salute del paziente», ha commentato Felice Spaccavento, responsabile della Unità operativa di Fragilità e complessità. In vista del passaggio di consegna alla società cooperativa sociale Auxilium che gestirà il servizio a partire dal 1 marzo, Dipartimento di assistenza territoriale e Unità operativa semplice di Fragilità e complessità hanno fissato una serie di azioni da mettere in campo a sostegno dei pazienti. A partire dalla necessità di valutare tutti i piani assistenziali in modo tale da assicurare una assistenza uniforme sul territorio e conforme al soddisfacimento dei bisogni rilevati.

Dopo il caso sollevato dal ristoratore di Polignano a Mare, Pasquale Centrone Tuccino
Martedì 23 Febbraio 2021, 17:52