BARI - Un fiore sulla tomba dei propri cari ma con gli ingressi contingentati: il 1° e il 2 novembre i cancelli delle necropoli resteranno aperti a orario continuato, però non sarà autorizzato il libero accesso. A disciplinare il traffico saranno i volontari della Protezione civile e delle associazioni dei Carabinieri in pensione: il personale sarà dotato di una app contapersone in modo da scongiurare gli assembramenti davanti alle cappelle e ai loculi.
Il Covid e la curva in salita dei contagi stravolgono persino le celebrazioni in memoria dei defunti. La condivisione delle linee guida è emersa al termine della riunione del Coc, il Centro operativo comunale, con in cabina di regia il direttore generale Davide Pellegrino. I primi paletti sono stati fissati: nessuna chiusura, ma cancellazione della liturgia della commemorazione (al posto della messa si sta pensando alla deposizione simbolica di una corona di fiori), potenziamento dei controlli, anticipo dei provvedimenti sin da sabato 31 ottobre.
Richiede nuovi sforzi il predisporre ogni dettaglio affinché il rito di riservare un pensiero a chi ha lasciato la vita terrena non venga sacrificato dalla pandemia. I funzionari del Comune saranno impegnati, nei prossimi giorni, a mappare tutti i portoni che danno accesso non soltanto al cimitero monumentale, ma a tutti gli altri sei campi di sepoltura distribuiti nelle ex frazioni di Palese, Santo Spirito, Loseto, Carbonara, Ceglie e Torre a Mare. Per tutti questi luoghi saranno individuati i portoni (l’intenzione è quella di renderli tutti accessibili in modo da scaglionare gli ingressi) e sarà calcolata la superficie: a seconda dell’estensione sarà stabilito un numero massimo di persone. Un occhio particolare sarà riservato a via Crispi, dove in queste giornate i viali sono affollati e dove il 2 novembre monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, di consuetudine presiede il suffragio in onore dei defunti. Una liturgia sempre partecipata, che però quest’anno sarà annullata perché non è possibile derogare alla normativa anti Covid.
La giunta Decaro è chiamata, dunque, a stipulare le convenzioni con le associazioni di volontariato, che dovranno garantire il distanziamento e la sicurezza dei cittadini, e a trovare le risorse per i rimborsi-spese da dare alle medesime associazioni in cambio dell’attività di presidio.
Il sistema del contapersone dovrebbe ricalcare la sperimentazione effettuata per il mercato di Japigia, trasferito da via Pitagora in via Peucetia, in attesa che vengano ultimati i lavori della nuova piazza coperta a servizio del quartiere: per calcolare nelle tre giornate l’effettiva presenza dei cittadini all’interno delle necropoli, sarà attivata una app in uso al personale che avrà il compito di sorvegliare i varchi. L’applicazione telematica aggiorna in tempo reale il numero degli accessi.
La scelta di preservare la consuetudine di far visita ai propri cari e di abbellire i mausolei e le urne viene inoltre incontro alle esigenze dei fiorai che proprio in questo periodo registrano incassi superiori. Tenere i cimiteri aperti, nonostante l’emergenza sanitaria, vuol dire preservare il culto dei morti insieme alla piccola economia delle aziende che ruota intorno alla vendita delle lampade votive, dei ceri e dei fiori.