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Bari, al pub e al ristorante dalle 19, ma con lo sconto di benvenuto

 
Antonella Fanizzi

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Antonella Fanizzi

Bari, al pub e al ristorante dalle 19, ma con lo sconto di benvenuto

I ristoratori di Bari Vecchia: anticipare l'orario della movida

Sabato 17 Ottobre 2020, 10:30

Un accordo con i negozianti del Murattiano che permetterebbe a tutti di far funzionare il registro di cassa: shopping e acquisti per l’intera giornata senza la pausa-pranzo e fino alle 19, in modo da dare la possibilità a chi lavora in centro, come pure ai clienti a passeggio nel quadrilatero della moda, di gustare poi con tutta calma una pizza, uno spaghetto al cartoccio oppure il sushi, e senza dover scappare via allo scoccare...delle 22. Ben due prima di Cenerentola. E ancora: sconti variabili fra il 10 e il 20 per cento, riservati alle comitive di amici e alle famiglie che hanno comunque voglia, nonostante le mascherine e il gel disinfettante, di stare insieme seppur a ridosso del tramonto. La convinzione è che sia possibile, e magari anche appagante, cenare alle 19 o alle 20, e persino sorseggiare una «bionda» o una «rossa» ghiacciate fra le 17 e le 19.

Una rivoluzione delle abitudini improvvisa, che però uno scontrino più leggero può contribuire a rendere meno traumatica.
I ristoratori della città vecchia lanciano la sfida: se il coprifuoco è annunciato alle 22, se i locali dovranno spegnere le luci con ampio anticipo rispetto ai tempi consuetudinari della movida, allora la movida deve rendersi protagonista del cambiamento e dimostrare di sapersi adattare alla nuova stretta sullo svago e sul relax.
«Vogliamo contrastare l’equazione movida uguale contagio - ribadisce Gianni Del Mastro, ristoratore di lungo corso e portavoce dei colleghi della città vecchia -. La puntuale applicazione delle regole sull’igiene e sul distanziamento rende i pub, le pizzerie e i ristoranti più sicuri delle feste in casa e degli assembramenti per strada. A differenza delle mura domestiche e delle cantinole private, i locali possono essere più controllati: qui si può arginare la catena dei contagi».

I ristoratori che apparecchiano le tavole nei vicoli e nelle piazze ai piedi dei monumenti storici, questa volta non intendono farsi trovare impreparati. Hanno avviato un confronto per capire quali azioni mettere in campo di fronte a ulteriori restrizioni annunciate dal governo Conte. «Se la chiusura dalle 24 - spiega Del Mastro - dovesse essere anticipata alle 22, è fondamentale inventarci una differente maniera di restare sul mercato. Abbiamo intenzione di coinvolgere i negozianti del Murattiano: la speranza è che siano nostri alleati, perché soltanto una città accogliente può essere in grado di resistere a questa pandemia. L’orario continuato fino alle 19 è il presupposto affinché l’economia locale non tracolli. Se i commercianti del Murattiano decideranno di tenderci una mano, questo esperimento potrà essere esteso a tutta la città e all’area metropolitana. Noi, con gli sconti, siamo pronti a fare la nostra parte».
Gli imprenditori della notte provano a riscrivere i tempi della città e a scandire in modo alternativo la giornata in modo che il virus non ammazzi l’economia. Del Mastro conclude: «Tutti siamo chiamati a metterci in gioco pur di scongiurare un secondo lockdown. Con le restrizioni in vigore, nelle ultime ore abbiamo perso il 70% degli incassi. I positivi al Covid19 aumentano giorno dopo giorno. Anticipare le uscite serali è un provvedimento temporaneo. Ma in questa fase non sembra che possano esserci altre alternative».

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