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Altamura, così il Pulo è bonificato da volontari e speleologi

 
Onofrio Bruno

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Onofrio Bruno

Altamura, così il Pulo è bonificato da volontari e speleologi

Quintali di immondizia raccolti nella zona e messi in bustoni

Mercoledì 14 Ottobre 2020, 15:25

ALTAMURA - Quintali e quintali di immondizia e rifiuti. Una zavorra per la natura e per l’ambiente da cui tanti volontari, compresi alcuni bambini, hanno liberato l’area del belvedere panoramico del Pulo e le scarpate della dolina, in una soleggiata domenica mattina. Una parte di quanto raccolto è stato messo in bustoni e già smaltito all’isola ecologica della Teknoservice.
Per gli scarichi di materiali nella dolina, invece, interverrà un’autogru della ditta Chironna che si è messa a disposizione in modo volontario. In tutto, secondo una prima stima, almeno una decina di quintali.

I volontari, con guanti, pettorine e bustoni, si sono messi a raccogliere cartacce, lattine e plastica dall’area picnic.
Nella dolina, invece, si sono calati gli speleologi del Cars (Centro altamurano ricerche speleologiche) e hanno accatastato mobili, divani e arredi, tutti buttati giù senza alcuno scrupolo. Uno scempio cui è stato posto rimedio con il senso civico. Di certo non basterà. Altri inquinatori andranno a sporcare ma è sicuro che arriveranno ulteriori risposte di buona volontà.
Qui, in un’area di particolare pregio naturalistico ma a circa sei chilometri dall’abitato di Altamura, non arriva il servizio di raccolta dei rifiuti. Non da ora, mai.

I cestini in legno, che andrebbero rimossi, traggono pure in inganno. I rifiuti non vanno lasciati ma al contrario vanno portati via da quel luogo. Detto e ripetuto tante e tante volte. Qualcuno ha lasciato un cartello per dire che lì non si fa la raccolta. Si spera che prima o poi il messaggio venga recepito. L’iniziativa è andata bene.

Il passaparola virtuoso era partito da un appello lanciato sui social (gruppo Facebook «Sei murgiano - I Comuni del Parco dell’Alta Murgia») da Raffaele Barone e Donatella Ventura. Si sono aggiunti in tanti, tra cui la sezione locale del Gre (Gruppi di ricerca ecologica) e l’associazione Urban. «Abbiamo dato una prova di amore per la nostra terra e per la natura - dice la coordinatrice Donatella Ventura -. Certamente una giornata indimenticabile. Non si poteva continuare ad assistere senza fare niente, per questo abbiamo voluto fare qualcosa di concreto. La nostra attività è stata apprezzata anche da alcuni visitatori che proprio domenica mattina hanno scelto di ammirare questo spettacolo della natura. Non è pensabile lasciare ai turisti delle immagini così tristi», conclude.

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