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Bari, rientra dalla Grecia il 12 agosto ma non le hanno ancora fatto il tampone: «Ho paura». La Asl: «Problema risolto, ci vuole solo un po' di pazienza»

 
Graziana Capurso

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Graziana Capurso

Bari, rientra dalla Grecia il 12 agosto ma non le hanno ancora fatto il tampone: «Ho paura»

Foto Luca Turi

Lo sfogo di Paola che ha scritto alla Gazzetta per denunciare il suo disagio e la sua preoccupazione. La Asl di Bari ha già prenotato il test per domattina ad Alberobello, a rallentare la procedura il ponte di Ferragosto.

Lunedì 17 Agosto 2020, 16:55

18:15

BARI - La decisione della Regione Puglia di imporre la quarantena con annesso tampone obbligatorio al rientro dalle vacanze nei Paesi a rischio Covid 19, come Grecia, Malta, Croazia e Spagna ha generato parecchia paura e agitazione tra gli utenti tornati dalle ferie. Ci scrive, Paola, rientrata dalla Grecia il 12 agosto scorso che ad oggi non è riuscita a fare ancora il tampone per il Coronavirus. E sfoga tutta la sua preoccupazione in una lunga lettera: «Sono in preda al l'incertezza più assoluta ad oggi, 17 agosto. Sono al telefono da stamattina, cerco di capire cosa fare, se posso fare qualcosa per accelerare i tempi, ma mi ritrovo ad impazzire. Ho saputo - come tutti - nella sera dell'11 agosto di dover essere sottoposta a quarantena e tampone al mio rientro, l'indomani. Da allora sono in casa e sola, ho rispettato per filo e segno le disposizioni pur nello scarso preavviso. Saputo che dovevano trascorrere almeno 72 ore, ero fiduciosa. Stamattina scopro che il numero ASL Bari è stato soppresso e per tutte le richieste covid bisogna rivolgersi al numero verde regionale». «Bene, chiamo e mi viene risposto che loro non hanno molte informazioni da darmi, se non che non c'è nessuna garanzia sui tempi di esecuzione del tampone, che potrebbe anche essere effettuato tra una settimana così come dieci giorni così come tre chissà. Nel frattempo - spiega la ragazza - non posso far nulla. Provo a chiedere la lista dei laboratori privati convenzionati dov'è possibile effettuare il tampone, allora. Il numero verde non ha questa informazione (non sapeva neanche che non è più possibile chiamare ASL Bari). Insomma, mezz'ora di attesa per un buco nell'acqua, solo tanta frustrazione. Provo a cercare informazioni su questo laboratori privati, ne trovo due, ma solo uno a Bari risponde - anche qui in maniera abbastanza frettolosa - dicendomi di chiedere consiglio (e su cosa?!) al mio medico di famiglia, chiedendomi comunque la ricetta e dicendomi che i tempi di attesa in ogni caso non sono inferiori alla settimana».

«Cosa dire... È evidente che il governatore ha firmato un ordinanza nella notte, non assicurandosi dell'effettiva operatività del suo piano - sentenzia la giovane - Ora migliaia di pugliesi (per i non residenti nulla di tutto questo è previsto!) come me sono bloccati a casa con disagi non indifferenti, legati al poco preavviso e al fatto che ci troviamo nella settimana di ferragosto. Cosa e come spiegheremo ai nostri datori di lavoro? E le intere famiglie bloccate a casa? Quali sostegni sono previsti? E per quanti non possono garantire l'isolamento a casa? Ci illudiamo davvero che tutti noi resteremo a casa in attesa di una fantomatica chiamata che potrebbe non arrivare mai? Io lo sto facendo, per senso civico, ma non ho nessuna fiducia nei politicanti in piena campagna elettorale», conclude la donna.

DOPO IL RECLAMO DI PAOLA LA ASL RISOLVE IL PROBLEMA - Dopo la segnalazione della donna la Asl prontamente si è mobilitata per verificare la prenotazione del tampone, permettendo a Paola (che si è autosegnalata il 13 agosto) di effettuare il test già domattina ad Alberobello. Gli operatori dell'Asl pugliese specificano a tutti i richiedenti che: «le richieste per il tampone verranno esaurite nel minor tempo possibile, ovviamente chiediamo un minimo di umana comprensione. Anche gli addetti ai lavori (potenziati di recente per l'emergenza) sono a lavoro per ottemperare a tutte le domande arrivate al sistema di autosegnalazione. È chiaro che con il ponte di Ferragosto si sono verificati dei rallentamenti ed è stato necessario attendere un po' di più per prenotare il test. Ci vuole solo pazienza e collaborazione per il bene di tutti», specificano dall'Asl. 

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