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Bari, emergenza casa: il Comune si muove per limitare gli sfratti esecutivi

 
NINNI PERCHIAZZI

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NINNI PERCHIAZZI

Sfratti, in Puglia aumentano 15%: calvario per 12.440 famiglie

Il grido di dolore è stato lanciato dal Sunia (sindacato unitario inquilini), con specifiche richieste rivolte al Comune sul piano operativo - attivazione di un tavolo e dell’agenzia sociale per la casa - e fiscale

Giovedì 13 Agosto 2020, 09:49

Situazione sfratti da allarme sociale con quasi 1.500 provvedimenti convalidati dal Tribunale ed altri 3.100 a rischio di essere eseguiti. Il grido di dolore è stato lanciato dal Sunia (sindacato unitario inquilini), con specifiche richieste rivolte al Comune sul piano operativo - attivazione di un tavolo e dell’agenzia sociale per la casa - e fiscale.

«Sono dati che come ripartizione purtroppo conosciamo bene in quanto siamo costantemente in contatto anche con le famiglie che vivono una condizione di emergenza abitativa. Comunichiamo persino attraverso i social network. Più che di preoccupazione però, io parlerei di massima attenzione alla problematica in generale. Stiamo verificando e studiando la possibilità di introdurre un ulteriore strumento di garanzia per i proprietari degli immobili sulla scorta dei buoni risultati ottenuti con il provvedimento sulla morosità incolpevole, che possa prevenire l’aumento esponenziale degli sfratti esecutivi nella cosiddetta era post-Covid», afferma l’assessore ad Erp e Patrimonio, Vito Lacoppola.

A che punto è l’attivazione della Agenzia sociale per la Casa?

«L’agenzia sociale per la casa è uno degli obiettivi programmatici di questa amministrazione: si sta lavorando per un impulso decisivo in maniera da creare uno sportello unico per la Casa che possa mettere in contatto le esigenze degli inquilini e dei proprietari. Ma l’Agenzia della casa deve anche e fungere da osservatorio permanente sulla emergenza abitativa e deve avere una visione complessiva sulle politiche abitative oltre che sulla disponibilità delle case. Oggi, alla vigilia di una nuova programmazione sull’edilizia residenziale pubblica a Bari occorre tenere in considerazione nuovi aspetti sul fronte delle politiche urbanistiche, sociali e di integrazione».

Il sindacato lamenta la mancata attivazione di un tavolo tra le parti sociali.

«Il segretario del Sunia Zambetti ha forse dimenticato tutti gli incontri tenuti dal sottoscritto in cui ho ricevuto singolarmente le parti sociali negli ultimi mesi. Con queste poi abbiamo avuto un confronto costante anche durante il lockdown, proprio per monitorare l’evoluzione della situazione. A settembre sarà mia cura comunque invitarli nuovamente».

Ci sono trattative sul canone concordato? Il Sunia chiede di collegare gli sconti Imu all’abbassamemto del canone.

«Sul tema auspico maggiore collaborazione da parte delle parti sindacali e maggiore determinazione a raggiungere un risultato. Obiettivo che è possibile raggiungere solo con toni più pacati. Sono fiducioso che entro la fine dell’ anno si possa arrivare ad un punto di incontro sullo strumento del canone concordato tra inquilini e proprietari. In merito agli aspetti tributari sarà mia cura avviare una collaborazione con l’assessorato di competenza».

Per l’estate era attesa la consegna dei nuovi alloggi popolari di Sant Anna. A che punto è l’iter, anche nel resto della città?

«Siamo n dirittura di arrivo e colgo l’occasione per ringraziare tutta a ripartizione Patrimonio che in questi ultimi mesi in condizioni logistiche ed ambientali a dir poco difficili sta portando a termine un lavoro rigoroso, trasparente ed efficace che ci permetterà nel giro di pochi mesi di far scorrere velocemente la graduatoria del bando Erp 2018, composta da circa 1.500 nuclei familiari. Al momento abbiamo già 60 famiglie che, dopo il controllo della documentazione da loro depositata, hanno scelto l’alloggio e sono pronti a ritirare le chiavi di casa attraverso l’Arca (fermo restando la stipula del contratto). Si tratta di nuclei che nella quasi totalità hanno scelto gli alloggi nuovi di Sant’Anna. Nel contempo la graduatoria continuerà a scorrere e nei prossimi due mesi sicuramente chiameremo per la scelta dell’alloggio altri 80 assegnatari. È importante ribadire che per l’amministrazione comunale è sacrosanta la procedura di verifica e disamina di tutta la documentazione. Infatti riteniamo importante istituire anche con i cittadini un rapporto di assoluta trasparenza e fiducia. Per tante famiglie, che ne hanno necessità, la casa è un diritto ma deve essere anche un dovere, in termini di cura e rispetto del patto che si stipula nel momento in cui si acceda ad un alloggio pubblico».

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