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Bari, ecco le quattro «mosse» per unire città e porto

 
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Bari, le quattro mosse per unire città e porto

I piani prevedono lo sviluppo digitale, il recupero del lungomare Imperatore Augusto e il miglioramento della sostenibilità ambientale

Sabato 18 Luglio 2020, 14:57

BARI - Ricucire il porto alla città. E per farlo il Comune e l'Autorità portuale presentano quattro progetti per poter accedere a fondi che permettano lo sviluppo digitale, il recupero del lungomare Imperatore Augusto nel tratto di connessione tra la città vecchia e il porto e il miglioramento della sostenibilità ambientale della zona. I finanziamenti potrebbero arrivare dalla misura Piano di Azione e Coesione, complementare al Pon «Infrastrutturee Reti» 2014 – 2020 del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e riguardano 6 assi strategici: digitalizzazione della logistica, programma recupero waterfront, accessibilità turistica, green ports, progetti infrastrutturali ferroviari e portuali, capacità istituzionale e supporto per l’attuazione.

«Questi progetti significano per noi abbattere la più grande barriera architettonica che separa la città e il suo mare - spiega il sindaco Antonio Decaro -. Questo intervento rappresenta senza dubbio una delle più importanti occasioni di futuro, perché Bari finalmente sta tornando ad essere una vera città di mare attraverso interventi di riqualificazione urbana che puntano ad eliminare le barriere fisiche realizzate nel tempo tra gli insediamenti urbani e il mare, ma anche attraverso lo sviluppo e la valorizzazione di funzioni che fino ad oggi sono rimaste in parte inespresse. Penso al turismo, alla sostenibilità ambientale, ai percorsi culturali come pure allo sviluppo commerciale, alle funzioni logistiche portuali, alla mobilità. È certamente un programma ambizioso, redatto a più mani, che ha subito incontrato la lungimiranza e la determinazione dell’Autorità di sistema portuale con cui abbiamo condiviso l’idea che il porto dovesse essere un nodo centrale dello sviluppo di Bari e non un elemento estraneo e autonomo. Siamo convinti di aver lanciato una sfida a noi stessi, alle altre istituzioni, ai cittadini e agli stakeholders a vario titolo coinvolti in questo percorso, ma siamo altrettanto consapevoli che la città di Bari è matura per coglierla e esserne protagonista».

Un lungo iter di studio e di ricerca ha prodotto proposte progettuali con l’obiettivo di potenziare il rapporto porto-città, migliorare la sostenibilità ambientale in ambito portuale e sviluppare maggiormente l’asset tecnologico dell’Autorità portuale, uniformando i servizi offerti in tutti i porti del sistema, nell'ambito di quattro assi strategici.

Asse A - digitalizzazione della logistica Si prevede il potenziamento del Pcs Gaia, lo sviluppo dello Sportello unico amministrativo, il potenziamento dei varchi portuali per il tracciamento logistico della merce, l’estensione delle reti WiFi, il potenziamento e l’estensione del sistema di videosorveglianza.

Asse B - programma recupero waterfront L’intervento intende realizzare la riconnessione della città vecchia e del Castello Svevo con il mare. Si riqualificheranno le aree portuali e delle aree urbane limitrofe, con l’obiettivo di rimuovere le barriere che oggi separano la città vecchia dal mare. In tutto i progetti sono 3 e ruoteranno attorno alla rinascita del Castello Svevo, offrendo l’opportunità di valorizzarne il patrimonio storico, artistico e architettonico.

L’importo degli interventi, per quanto riguarda la parte di competenza comunale, è di 21.590.909,09 euro suddivisi in interramento di lungomare Corso Antonio de Tullio e riqualificazione di piazza Ruggiero il Normanno.

Asse C - accessibilità turistica Si punta a garantire il massimo grado di accessibilità alle aree attorno al Castello Svevo. Attorno al Castello si creerà un sistema di mobilità ciclo-pedonale attraverso la realizzazione di alcuni tratti oggi non presenti, il tutto ricongiungendosi con l’elemento identitario caratterizzante il territorio: il mare. L’importo complessivo degli interventi previsti in questo progetto è di 4.000.000 euro.

Asse D - green ports Si punta a realizzare una serie di sistemi di elettrificazione delle banchine. Nel progetto è compresa anche l'installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione energetica proveniente da fonti rinnovabili.

«Abbiamo presentato un lavoro progettuale corposo e ricco di contenuti - commenta il presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi -. Il nostro principale obiettivo è quello di estendere ai nostri cinque porti servizi e facilities, per irrobustire la nostra azione di promozione dell'hub MAM».

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