Bari - Puntualmente, ogni notte d’estate, diventa meta di disturbatori seriali: la spiaggia del canalone è la destinazione preferita di giovani in vena di divertimento: si fa il bagno, si gioca (a calcio o a pallavolo, prevalentemente), si ride, si scherza e, conseguentemente, si fa talmente tanto rumore da disturbare quotidianamente il riposo delle famiglie residenti. A patire la tortura estiva è soprattutto una cinquantina di nuclei (ma è un centinaio a essere coinvolto), perlopiù abitanti in via Donato Marrone all’interno di edifici costruiti proprio accanto alla striscia di sabbia che va da «Il Trampolino» al «Bari beach club». La vitalità di quella zona di San Girolamo (presa d’assalto dai bagnanti del quartiere e dai clienti dei locali intorno), ben accetta da da chi ha acquistato appartamenti per godersi anche la vista mare, diviene nottetempo un bubbone da estirpare, ogni qual volta gruppi di ragazzi bivaccano per ore fino all’alba montando pure le tende per garantirsi un riparo, o forse per qualche altro piacere…
SOS Da anni importunati da schiamazzi e da minacce, successive ai rimbrotti di qualche audace (altri preferiscono il silenzio, alcuni hanno già traslocato per liberarsi dall’incubo), adesso i condomini hanno deciso di passare dalle parole ai fatti. In passato hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine, alle istituzioni, ai giornali. Ma niente. «Anche in questi giorni - affermano - abbiamo interpellato i vigili urbani, ma sono sempre impegnati. I carabinieri rispondono che non è di loro competenza. So che qualcuno si è recato al Comune per parlare col capo di gabinetto del sindaco. Purtroppo nulla è servito. Abbiamo deciso di raccogliere le firme per un’istanza alla Procura della Repubblica, ma col timore di ritorsioni, non riusciamo a coinvolgere abbastanza persone. Di fronte alla paura e all’impossibilità reiterata di dormire stiamo impazzendo».
INIZIATIVE A livello comunale già lo scorso anno qualcosa si mosse, quando ci fu l’intervento del consigliere comunale uscente Giuseppe Carrieri, ma la nota di quest’ultimo (oggetto: «Esposto per molestia e disturbo alla quiete pubblica»), indirizzata al prefetto, alla Polizia municipale, al comandante dei Carabinieri e al commissariato di Polizia, non ebbe alcun effetto nei confronti di «chiunque, mediante schiamazzi e rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, disturba le occupazioni o il riposo delle persone» (previsti l’arresto fino a 3 mesi e l’ammenda fino a 309 euro). Stavolta, però, i contatti sono molteplici. Anita Maurodinoia, la leader di Sud al Centro, ora al Pd, consigliere regionale uscente e nuovamente candidata per il centrosinistra alle imminenti elezioni, oltre che delegata alla Polizia della Città metropolitana, si è detta disponibile. A quanto pare, miss preferenza, come è stata definita per i tanti voti rastrellati in ogni competizione cui ha partecipato, ha intenzione di intervenire per aiutare i malcapitati a ritrovare un briciolo di serenità.
LETTERA È di qualche giorno fa un'iniziativa di Giuseppe Neviera, consigliere comunale di Iniziativa Democratica, in quota maggioranza, che, da presidente della IV Commissione permanente Qualità della Vita, ha scritto al comandante dei Vigili urbani per chiedere di ripristinare ordine e legalità sia a San Girolamo, sia a Poggiofranco, nella zona di via Pappacena, punto di riferimento della movida. «La Commissione segnala, come appreso da articoli di stampa e dalla segnalazione di numerosi cittadini, che nel quartiere di San Girolamo, nei pressi del Bari beach club, si creano assembramenti di persone che disturbano la quiete pubblica del vicinato durante le ore notturne, arrivando persino a minacciare i residenti che si lamentano». A essere interpellato è stato anche il presidente del Municipio 3, Nicola Schingaro, il quale ha assicurato di volerne discutere col sindaco Antonio Decaro.