ALTAMURA - I nomi ora ci sono. Tre le persone indicate da Italia in Comune e Partito democratico per le nomine dei nuovi assessori con cui formare la giunta Melodia bis. La manovra politica sta per giungere a conclusione dopo la lunga verifica nel centrosinistra e molto probabilmente è questione di ore.
Al momento l’esecutivo è privo di due componenti, dopo le dimissioni - depositate il primo giugno - di Teresa Pellegrino e Pietro Falcicchio. Le rispettive deleghe (bilancio e lavori pubblici) sono in capo alla sindaca. L’accordo nel centrosinistra prevede un rimescolamento delle materie da affidare. Nella verifica si è stabilito di assegnare l’assessorato all’Ambiente a Italia in Comune (finora non rappresentata nella squadra di governo) e di raddoppiare la presenza del Pd, cui viene confermata pure la presidenza dell’assise comunale. La proposta di Italia in Comune è già nota da metà giugno: Loretta Moramarco, avvocato. Il Pd ha deciso nella riunione del coordinamento cittadino che si è tenuta venerdì sera in cui all’unanimità sono state votate le due proposte: Gina Mascolo, consulente aziendale, e Vincenzo Nuzzi, ingegnere. Secondo accordi politici, si occuperanno di bilancio e urbanistica. Due scelte esterne al gruppo consiliare cui comunque sono riconducibili.
Il Pd ha comunicato le proposte alla prima cittadina che, ovviamente, ha la prerogativa di nominare i componenti della giunta.
«Abbiamo chiesto - spiega il segretario cittadino Claudio Biandolino - il riequilibrio politico della composizione della giunta comunale, a suo tempo evidentemente squilibrata, perché consapevoli che questo avrebbe rinsaldato la coalizione nella sua interezza e avrebbe rafforzato l’azione amministrativa e la stessa figura della sindaca. Con il nuovo assetto avremo 3 anni di governo spedito, senza ulteriori scossoni».
Due donne e un uomo per rispettare la parità di genere. Ora tutto è nelle mani di Rosa Melodia che, salvo ulteriori sorprese, dovrà fare a meno della collaborazione di Francesca Cangelli, docente universitaria a Foggia. Una nomina «fuori dai partiti» voluta dalla stessa sindaca per gestire, con un approccio tecnico e competenza giuridica, il delicato settore dell’assetto del territorio e dell’edilizia.
Intanto la maggioranza vota compatta in Consiglio comunale. Nelle ultime due sedute dell’assise sono stati approvati il rendiconto di gestione del 2019 e i debiti fuori bilancio iscritti all’ordine del giorno.