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Bari, troppe famiglie ancora in affanno ricomincia la «spesa sospesa»

 
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Bari, troppe famiglie ancora in affanno ricomincia la «spesa sospesa»

L’impegno a favore degli ultimi anche grazie alla mobilitazione della rete civica urbana. Caritas in prima linea

Giovedì 18 Giugno 2020, 15:23

BARI - Sono ancora moltissimi i cittadini piegati economicamente dalla lunga emergenza. Famiglie e persone che nel periodo tremendo della clausura sono stati raggiunti e assistiti dai volontari. Il rischio è che nell’euforia del ritorno alla normalità, qualcuno possa scordarsi di loro. Ecco allora che torna la «spesa sospesa» per aiutare i baresi in difficoltà, una formula ben rodata che oggi viene messa in piedi dalla collaborazione solidale tra Rete Civica Carrassi, San Pasquale, Mungivacca, Poggiofranco, Picone e il Municipio 2.

Ma non solo i cittadini. Il progetto tende a sostenere anche i piccoli commercianti di quartiere, anch’essi in emergenza, con la costruzione di una rete di solidarietà sul territorio. Come funziona? Semplice: chi fa la spesa nei negozi aderenti all’iniziativa, può acquistare beni di prima necessità da lasciare in un carrello dedicato all’interno del punto vendita. Successivamente, i volontari ritirano i prodotti e li consegnano alla Caritas diocesana che si occupa della distribuzione. I primi kit spesa sono già stati consegnati.

«Nel corso dell'emergenza sociosanitaria di questi mesi, nonostante la chiusura forzata della sede per alcune settimane, gli sforzi del Municipio 2 sono stati tutti rivolti al supporto delle famiglie in situazione di disagio economico – commenta il presidente del Municipio Gian Lucio Smaldone - sento il dovere di ringraziare i tanti volontari che hanno girato in lungo e in largo i nostri quartieri per consegnare i kit e i buoni spesa a chi non aveva modo di uscire di casa, gli assistenti sociali che instancabilmente hanno risposto al telefono organizzando il supporto alle famiglie, i due Centri servizi per le famiglie che hanno rappresentato la vera trincea di questa fase emergenziale». Gli fa eco il vicepresidente del Municipio 2 Giuseppe Rella: «Nonostante la conclusione delle procedure straordinarie di sostegno all’emergenza alimentare e farmaceutica attivate dall’Assessorato al Welfare, non è affatto esaurito il bisogno di generi alimentari e di prima necessità. Perciò abbiamo attivato una nuova rete solidale che possa garantire un sostegno concreto alle famiglie che stanno affrontando l'onda lunga dell'emergenza sociale. Oggi più che mai dobbiamo garantire a tutti il diritto ad avere un piatto a tavola e un tetto sotto il quale dormire».

Fondamentale la mobilitazione della gente comune e dell’associazionismo. Lo confermano Alberto De Leo e Luca Ottomanelli, capofila della Rete civica urbana Carrassi, San Pasquale, Mungivacca e Poggiofranco, Picone: «Organizzare l’iniziativa è stato per noi una sorta di atto dovuto per testimoniare ulteriormente la nostra presenza sui quartieri. Nella piena comprensione delle difficoltà che molti residenti stanno affrontando, le associazioni hanno risposto prontamente. Siamo contenti di poter dare il nostro contributo, in aggiunta alle tante attività gratuite online che abbiamo messo a disposizione durante la chiusura e che continuiamo a offrire alla cittadinanza, in attesa di poter tornare a vivere i nostri quartieri fisicamente in sicurezza».

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