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Bitonto, l'ex sindaco Pice ritrova la testa di uno dei Magi

 
Redazione Bari

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Bitonto, l'ex sindaco Pice ritrova frammendo di una scultura sacra

Si tratta della testa di Baldassarre, uno dei Magi, staccata da un colpo di pallone dall’architrave del portale della Cattedrale e poi sparita nel nulla

Venerdì 12 Giugno 2020, 12:08

Bitonto - Un pezzettino della storia di Bitonto recuperato e pronto per essere salvato. Si tratta della testa di Baldassarre, uno dei Magi, staccata da un colpo di pallone dall’architrave del portale della Cattedrale e poi sparita nel nulla.
Dopo una lunga e avventurosa caccia al tesoro, la testina è stata ritrovata e presto, dopo l’apposito restauro, potrà ritornare al suo posto.

L’avvincente storia la racconta Nicola Pice, già sindaco di Bitonto e strenue difensore della storia e dell’arte della città: «Nell’architrave del portale della Cattedrale sono scolpiti i tre re Magi - spiega Pice -, seguiti da tituli verticali, incisi forse successivamente, cioè rex Gaspar, rex Baltatar, rex Melcion». I Magi «si portano processionalmente verso la Vergine, che siede in trono, frontalmente, con il Bambino che, vestito di una tunichetta, impugna nella mano sinistra un cartiglio arrotolato».
Nello stesso spazio dell’architrave, sono scolpite in bassorilievo altre scene della nascita e dell’infanzia di Gesù, con Maria protagonista: l’Annunciazione, l’incontro tra Maria ed Elisabetta, la visita dei Magi, appunto, e la presentazione di Gesù al tempio.

Continua Pice: «Melchiorre si presenta barbuto e sensibilmente più maturo rispetto a Gaspare, imberbe. Baldassarre impugna ancora un cofanetto quadrato, probabile contenitore della mirra. I re non indossano berretti frigi e pantaloni persiani, ma tuniche paludate».

In più di mille anni di storia, i tre re Magi hanno perso qualcosa: mancano infatti le mani di Gasparre e Melchiorre e, con queste, anche i contenitori e i relativi doni che portavano. Messo ancora peggio il povero Baldassare, rimasto più volte senza testa. Già a fine Ottocento, racconta Pice, la testa di Baldassare fu rifatta e rimessa al suo posto. Poi, storia molto più recente, un colpo di pallone sferrato dai ragazzini che giocano in piazza Cattedrale decapitò nuovamente Baldassare. La testa mozzata cadde, in parte si frantumò, ma qualche attento passante recuperò i pezzettini e li consegnò in Cattedrale.

Dopo di allora, più di 15 anni fa, della testina si persero le tracce. Si giunge così ai nostri giorni. Comincia la caccia al tesoro, nella Cattedrale e fuori, negli uffici incaricati della tutela e della conservazione dei beni artistici. Finalmente il volto rispunta fuori, conservato nel sottoscala del vecchio campanile del tempio romanico, quello abbattuto negli anni ‘30. È Pice a ritrovarlo e ad avvertire subito sia l’Arcidiocesi sia la Soprintendenza ai beni artistici. Adesso non resta che aspettare il lavoro dei restauratori.

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