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Bari, scatta l'sos per le palazzine Arca a San Girolamo

 
Fulvio Colucci

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Fulvio Colucci

Bari, Sos palazzine Arca a San Girolamo

Palo abbattuto dal vento vicino a un edificio. Zambetti (Sunia): «Inquilini impauriti»

Venerdì 29 Maggio 2020, 12:49

Bari - Il vento lo ha «steso» con una folata inesorabile: il palo dell’illuminazione pubblica era lì, esposto al colpo del ko definitivo ed è caduto ieri mattina davanti all’ingresso di una delle palazzine di edilizia popolare dell’Arca al quartiere San Girolamo. Per fortuna, l’operatore ecologico che si trovava a pochi passi dall’edificio è stato solo testimone e non vittima. «Sabato scorso, però, sempre nello stesso complesso un pezzo di intonaco caduto dalla pensilina di un portone ha colpito un bimbo di sei mesi che si trovava nel passeggino. Il piccolo è stato trasportato al Policlinico. L’incidente non ha provocato conseguenze». Torna a lanciare l’allarme sulle condizioni delle case popolari al quartiere San Girolamo il segretario del sindacato inquilini Sunia, Nicola Zambetti.

È preoccupato?
«Dal 2000 si parla di rigenerazione urbana del quartiere, dopo vent’anni abbiamo imprese che falliscono e mancate risposte alle famiglie che vivono lì. Abbiamo incontrato l’amministratore dell’Arca. Si è posto anche lui il problema: il disagio e la paura degli inquilini, la necessità di dare risposte. L’Arca ha già iniziato, lunedì scorso, i lavori su alcuni edifici. Ha ascoltato le nostre proteste. Ha fatto una perizia e ha chiesto alla Regione 2 milioni per proseguire negli interventi e completarli. La messa in sicurezza è la priorità».

Ma le case devono essere abbattute?
«Nei prossimi 24-36 mesi almeno cento di quegli appartamenti. Nel frattempo sarà appaltato l’abbattimento di un altro lotto di cento appartamenti».

Dove andranno gli inquilini?
«Parlare del progetto di nuove case a San Girolamo è parlare di qualcosa nata sotto una cattiva stella purtroppo: l’idea è stupenda, la zona è bellissima, c’è il mare, ma non si è riusciti a realizzarlo. La prima gara d’appalto fu vinta da un consorzio, ma una delle imprese fallì e il consorzio ha rinunciato. Poi sono stati frazionati gli interventi, poi ci sono state vicende giudiziarie, il commissariamento dell’impresa. Dal 2018 sono stati nominati tre commissari. Martedì scorso abbiamo incontrato e ringraziato il prefetto Bellomo per l’attenzione.

Abbiamo chiesto il suo intervento perché sia accelerato il completamento dei primi cento alloggi e si trovino rapidamente risorse per abbattere gli altri cento. Le famiglie, altrimenti, continueranno a vivere con la paura: case senza riscaldamento, umidità e acqua che entra nelle pareti. Ora anche problemi statici. Il prefetto convocherà l’amministratore dell’Arca e i due commissari nominati dalla stessa prefettura.

L’amministratore Arca ha annunciato l’imminente rescissione del contratto con l’impresa che ha vinto la gara ma è sotto inchiesta. Vuole riappaltare le opere. Secondo i tecnici Arca il nuovo fabbricato può essere finito entro un anno e mezzo dal riaffidamento dell’appalto. Sono tempi lunghi. Intanto mettiamo in sicurezza i fabbricati perché gli inquilini siano al sicuro. Coordinando gli interventi si spenderanno meno soldi per la manutenzione. Chiediamo che Sunia e comitato inquilini San Girolamo partecipino alle riunioni. La gente deve conoscere l’evoluzione delle cose e quando finirà il disagio».

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