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Bari, sfrigola la zampina: per le bracerie ora è avanti tutta

 
Valentino Sgaramella

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Valentino Sgaramella

Sagra della zampina

Sammichele riapre con il distanziamento tra i tavoli. I ristoratori sperano che la sagra si possa organizzare

Giovedì 21 Maggio 2020, 14:46

SAMMICHELE -  La zampina sembra resistere anche alla crisi recessiva da coronavirus. Stanno riaprendo una a una le bracerie di Sammichele. Sono tutte pronte a ripartire. Si registra tanto entusiasmo.

Francesco Marinelli, 62 anni, una vita di sacrifici e un impegno duplice dietro il banco macelleria e ai tavoli interni per servire la clientela che giunge dai tutta la Puglia per gustare la rotella di carne dai profumi speziati. Si termina a notte fonda. «Ho già le prime prenotazioni di persone che vengono da fuori Sammichele - racconta -. È una clientela esterna, sono soprattutto gli aficionados. Conoscono bene il nostro locale. La gestione è familiare, i buongustai vengono qui volentieri», spiega. Come si è riorganizzato con il distanziamento e le altre misure anti contagio? «Abbiamo dovuto ridimensionare i posti a sedere perché tra un tavolo e l’altro deve intercorrere almeno un metro. Se non sono parenti - rimarca - i clienti devono mantenere un metro di distanza tra loro, se sono parenti che vivono nello stesso nucleo familiare allora possono sedere l’uno accanto all’altro».

Marinelli continua: «Sto facendo molto asporto - dice -, lavoriamo soprattutto di sera. Gli avventori stanno tornando ad acquistare al banco macelleria perché così riscoprono la cucina di una volta. Per esempio, mi chiedono di preparare un buon ragù per casa ma spiego loro che va cotto in un certo modo. La cottura non deve essere velocissima ma molto lenta perché il ragù ha bisogno di “sobbollire”, ossia cuocere a una temperatura lievemente inferiore a quella di ebollizione, per 3 ore - sfodera la ricetta doc -. In questo modo il sapore si concentra e la carne si intenerisce».

Sulla possibilità di tenere la sagra della zampina a settembre: «Me lo auguro - allarga le braccia - perché non è mai stata interrotta la sequenza in oltre cinquant’anni. È un tassello importante per l’economia sammichelina. Troveremo una soluzione. Gli amministratori si stanno impegnando molto», ammette.

Maria Rosaria Moschetti, 38 anni, fa parte di una famiglia che è partita 20 anni fa con un allevamento, circa 15 la macelleria e 8 anni fa la braceria: «Abbiamo realizzato dei lavori interni - fa sapere -. Adesso abbiamo disposto la logistica in ottemperanza alle nuove disposizioni anti Covid». Fino all’8 marzo i due livelli potevano ospitare 150 persone. Oggi al massimo 60. «Ho ricevuto le prime telefonate di prenotazione», racconta Maria Rosaria. Non riesce a trattenere un sorriso di speranza. «Noi riapriamo oggi (ieri per chi legge, ndr). Non sono tantissimi i clienti - ammette - ma è un buon inizio. Abbiamo tutti i dispositivi di protezione, a cominciare da guanti, mascherine e gel igienizzanti per il personale e per i clienti. Scrupolosa la sanificazione dei bagni». La braceria ha una decina di dipendenti in cassa integrazione. «Spero che in due settimane tutto torni come prima».

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