Soffre, e come se soffre, il mondo dello spettacolo. Artisti fermi da due mesi, fermi ancora per quanto. Cinema e teatri chiusi, concerti, eventi, allestimenti: tutto congelato. Su questo tema si è alzata la voce di numerosi uomini e donne dello spettacolo che, ad esempio, il primo maggio scorso, hanno dato vita a maratone social per far sentire la propria voce.
Proprio nel corso dell’iniziativa della Regione dedicata alla Festa del Lavoro, condotta da Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, ha voluto dare il suo contributo Massimo Biscardi, sovrintendente della Fondazione Petruzzelli. Che ha lanciato un appello accorato al ministro Franceschini perché si riapra al più presto il Politeama barese nell’esclusivo interesse dei lavoratori dell’Orchestra e del Coro.
«Non parlo come sovrintendente del teatro Petruzzelli di Bari né parlo a nome dei tanti artisti, grandi direttori d’orchestra, cantanti, solisti di concerto che calcano ogni mese dell’anno il palcoscenico di uno dei teatri più belli del mondo - ha detto Biscardi -. Parlo a nome di 170 lavoratori a tempo indeterminato e altrettanti a tempo determinato, perché venga ascoltato il mio appello. Giuste le richieste di fare di tutto affinché lo spettacolo dal vivo debba riprendere al più presto, ma nessuno si sta occupando di un problema precedente e prioritario che è quello dei musicisti, professori d’orchestra e artisti del coro, che hanno bisogno da subito di riprendere a lavorare insieme. Il mestiere del musicista è un po’ come quello dell’atleta, bisogna allenarsi tutti i giorni. Non c’è Natale, non c’è Pasqua, non c’è il primo maggio. Bisogna lavorare sempre. E come una squadra di calcio può anche non giocare le partite ma deve allenarsi, anche per i musicisti è la stessa casa. Il teatro Petruzzelli - ha aggiunto il sovrintendente - per questo è pronto con un piano sanitario sicuro a riaprire per consentire questo esercizio indispensabile a mantenere in forma i suoi musicisti, quel patrimonio inestimabile che è stato creato anche grazie a tanti sacrifici da parte del Comune di Bari e della Regione Puglia. Non disperdiamo questo patrimonio. Chiediamo al nostro ministro che consideri come urgentissima la necessità di far rientrare i nostri musicisti ma anche i nostri tecnici per riprendere nella più assoluta sicurezza le prove e l’esercizio, fino a quando non sarà consentita la ripresa degli spettacoli con pubblico».