MONOPOLI - Sul fenomeno delle emissioni odorigene a Monopoli (Bari), il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Stea, ribadiscono «saranno indagate tutte le sorgenti emissive presenti sul territorio, a partire da quelle più rilevanti, al fine di individuare quelle che hanno arrecato i disturbi olfattivi e i miasmi lamentati dalla popolazione» che ha fatto "numerose segnalazioni».
La Regione Puglia, informa una nota, «ha attivato un tavolo tecnico permanente e ha disposto che Arpa Puglia effettui controlli a tappeto nell’area industriale di Monopoli, a tutela della salute pubblica e al fine di adempiere alle disposizioni della legge regionale targata Emiliano sul controllo degli odorigeni». In seguito «ai primi rilievi effettuati, due siti sono stati posti sotto sequestro nella scorsa settimana, e sono state campionate polveri e acque di scarico derivanti dalle attività"; e «sono in corso accertamenti analitici di laboratorio per la caratterizzazione di queste sostanze».
La Regione informa «i cittadini che si procederà a un monitoraggio 'di areà» per «identificare tutte le fonti primarie, oltre che a specifici controlli emissivi negli stabilimenti presenti nell’area industriale e artigianale del comune e di tutti quei siti in cui si detengono o comunque manipolano sostanze e composti delle zolfo che possono dar luogo alla presenza di odorigeni (mercaptani), sostanze che, qualora non gestite secondo le migliori tecniche allo stato e disponibili (BAT), possono arrecare proprio quei disturbi olfattivi denunciati dalla popolazione».