BARI - Avrebbero messo in piedi una sorta di piazza virtuale dello spaccio con ramificazioni in tutta la città, raggiungendo i clienti, tra i quali professionisti del centro di Bari, anche a domicilio, con un volume di affari accertato di circa 60mila euro netti al mese, attraverso un flusso telefonico di circa 200 telefonate e 40 acquisti al giorno. Nove presunti pusher baresi, arrestati nel febbraio scorso dalla Squadra Mobile, saranno processati per associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di armi su disposizione della Dda che ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato.
Stando alle indagini della Polizia, coordinate dai pm Ettore Cardinali, Fabio Buquicchio e Federico Perrone Capano, gli indagati avevano una phone list di oltre 300 contatti ai quali mandavano veri e propri messaggi promozionali sulla droga disponibile h24, dalla marijuana geneticamente modificata alla cocaina. L’elenco dei clienti è stato ricostruito grazie al ritrovamento di un libro mastro, con i nomi associati alle dosi acquistate. I fatti contestati risalgono al 2017. Il decreto di giudizio immediato è stato emesso nei confronti di Antonio Busco, Michele Citarelli, Roberto Mezzina Troiani, Alessio Marzulli, Emanuele e Ferdinando Bevilacqua, Michele D’Addabbo, Nicola Dell’Aglio e Enrico Mallucci. Alcuni degli imputati hanno chiesto di essere processati con il rito abbreviato e l’udienza è stata fissata per il 22 ottobre.