Sabato 06 Settembre 2025 | 20:38

Giovinazzo, a scuola plafoniere rotte da un anno, sindaco le ripara personalmente

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Giovinazzo, a scuola plafoniere rotte da un anno, sindaco le ripara personalmente

Il primo cittadino Tommaso Depalma si è rimboccato le maniche e ha posto fine in pochi minuti a una situazione che durava da mesi

Venerdì 13 Settembre 2019, 12:09

Il sindaco di Giovinazzo (Ba) Tommaso Depalma questa mattina alle 7.30, dopo mesi di lassismo e rimpalli da un ufficio all'altro, di carte ferme sulle scrivanie, non ce l'ha più fatta ed è andato nella scuola elementare Don Saverio Bavaro per riparare 4 delle 6 plafoniere fulminate in un'aula, in quello stato da quasi un anno.

«Solo 5 minuti di buona volontà e un interruttore da 5 euro per risolvere un problema lì da quasi un anno. Non ho dovuto cambiare neanche i cavi che in via precauzionale mi ero portato, ma solo un interruttore. Pensate, solo un interruttore. E per sostituirlo è quasi un anno che mi appello agli uffici del Palazzo, ma senza risultato. Alle liturgie della Pubblica Amministrazione, ai balletti delle competenze, alla svogliatezza tipica di qualche dipendente comunale figlio, alla Checco Zalone, del ‘posto fisso’, e al poco amore per il proprio lavoro, preferisco la mia indole di operaio, di persona abituata a trovare soluzioni e di cittadino che ama la sua città. Ho visto che ci sono cavetti delle tapparelle da sostituire, una finestra in un bagno rotta da anni. Chiedo scusa per tanta inefficienza e mi assumo per intero la responsabilità di rappresentare questa vergognosa macchina della sciatteria. D'ora in avanti cercherò di ritagliarmi ulteriore tempo per andare di persona nelle scuole cittadine  e verificare che vengano garantite le minime ma sacrosante manutenzioni. E se le liturgie perditempo continueranno, denuncerò pubblicamente quei disservizi e continuerò nel mio piccolo a fare quel che potrò con i miei mezzi. E se qualcuno vorrà denunciarmi, faccia pure, andrò con piacere davanti a un giudice per raccontare l'orrore di certa parte di  Pubblica Amministrazione  e per  ricordare che il dovere di tutti noi è quello di dare risposte concrete ai cittadini e non di nascondersi dietro email inutili o dietro una vigliacca quanto improduttiva burocrazia»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)