BARI - Un percorso alternativo dedicato ai diversamente abili e alle mamme che si spostano con i passeggini per raggirare i lavori in corso in via Amendola. A sollecitare un intervento del Comune, con l’obiettivo di risolvere i problemi di mobilità legati all’allargamento di una delle principali arterie di scorrimento in entrata e in uscita dalla città è una studentessa del quarto anno del liceo Fermi: la giovane in carrozzina ha scritto una lettera per segnalare i disagi.
L’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, ha effettuato un sopralluogo insieme al consigliere incaricato alle Politiche di tutela del diritto dell'accessibilità urbana, Marco Livrea, per individuare un itinerario che consenta ai disabili di muoversi in sicurezza.
Spiega l’assessore: «La problematica ci è stata rappresentata da una ragazza diversamente abile del Fermi, che abita nel complesso Exsecutive. La giovane donna ha una mobilità autonoma su una sedia con comandi elettrici e ogni giorno percorre un tratto di via Amendola per raggiungere la scuola entrando dal cancelletto di via Hahnemann. A seguito dei lavori di adeguamento di via Amendola, che hanno reso impraticabile quella sorta di complanare prima presente davanti all’Ospedaletto, la ragazza è costretta a muoversi in affiancamento alle automobili e a tutti i veicoli, una circostanza di estrema pericolosità».
Venuto a conoscenza del disservizio, Galasso ha organizzato un sopralluogo con la studentessa e con i genitori: insieme ai rappresentanti dell’impresa e ai tecnici del Comune è stato individuato un possibile itinerario attraverso opere che saranno realizzate a breve e nuove rampe. I cittadini diversamente abili e chi spinge un passeggino potrà spostarsi su via Amendola non nel traffico, ma su un percorso sicuro e dedicato.
Continua Galasso: «Abbiamo verificato che sta per essere ultimato il marciapiede di fronte all’Ospedaletto. Andremo a costruire piccoli scivoli e varchi in corrispondenza del tratto di marciapiede dal lato via Bonomo con attraversamenti pedonali gialli perché si tratta di una zona di cantiere, in modo da passare da un lato all’altro in sicurezza. Nell’arco di una decina di giorni saremo un grado di consentire la mobilità di tutti i pedoni, inclusi i diversamente abili, attraverso questo nuovo itinerario».
Commenta il consigliere Marco Livrea: «I cantieri possono creare, durante i lavori in corso, diversi ostacoli al consueto transito dei cittadini. Per questo ci siamo attivati per risolvere celermente le difficoltà della studentessa che quotidianamente percorre, sulla sedia a rotelle, il tratto di via Amendola cantierizzato per raggiungere la sua scuola».
È stata inoltre affrontata una seconda problematica che riguarda la stessa giovane donna per gli spostamenti su viale Einaudi. Dice l’assessore: «Qui c’è una difficoltà di attraversamenti in corrispondenza dell’incrocio fra via Einaudi e via Amendola dove sarà realizzata una rotatoria. Abbiamo previsto una serie di modifiche in attesa della costruzione della rotatoria, per consentire la mobilità della ragazza e di tutti i disabili. Con l’aiuto del consigliere Livrea abbiamo testato i percorsi più efficaci. Tutto sarà pronto fra qualche giorno».