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Da Polignano, Antonio è la voce degli italiani alle Canarie

 
Antonio Galizia

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Antonio Galizia

Da Polignano, Antonio è la voce degli italiani alle Canarie

Ogni giorno su Axel 24, che trasmette in tre frequenze, news e intrattenimento per 40mila immigrati

Sabato 09 Marzo 2019, 09:11

In un’isola come Tenerife, dove si fondono culture e s’incontrano persone provenienti da ogni parte del mondo, è giusto che ogni comunità si integri nel tessuto sociale ed economico del luogo, ma anche che non perda quei segni distintivi che la differenziano dalle altre, e proprio per questo comunicare nella propria lingua è essenziale. Questo l’hanno capito gli inglesi, i tedeschi, gli svedesi ed i francesi che ormai da anni, hanno lanciato nell’etere decine di emittenti radiofoniche nella propria lingua a Tenerife.
Per quanto riguarda gli italiani, sempre più numerosi grazie alle agevolazioni che il governo spagnolo concede ai pensionati e all’assenza di una regolamentazione sulle frequenze radiofoniche, Alessandro L’Abbate ha fondato e anima «Axel24», la radio di lingua italiana che si rivolge ai 40mila italiani residenti alle Canarie.


Età 36 anni, di Polignano, diploma all’Accademia della Radio e della Televisione di Roma cui sono seguite esperienze in importanti network italiani, Alessandro è il personaggio del momento alle Canarie.
Da «Radio Incontro» di Polignano ad «Axel 24», nel mezzo tanta gavetta: com’è andata?
«Il percorso è stato lungo ma il tempo è volato. Quando avevo 10 anni sono entrato negli studi di “Radio Incontro” di Polignano ed effettivamente è stato amore a prima vista con un mezzo che ancora oggi, 26 anni dopo, rappresenta la mia casa artistica. Quando di tanto in tanto torno in Italia, la prima tappa è sempre negli studi di “Radio Incontro”. E poi ci sono state “Canale Due Radio”, “Radio Elle”, fino a quando ho deciso di dare spessore alla mia formazione, frequentando l’Accademia della Radio e della Televisione di Roma, dove mi sono diplomato in conduzione radiofonica di base, conduzione radiofonica avanzata e conduzione televisiva. Ho lavorato in alcune importanti realtà romane, “Radio Manà Manà”, “Radio Roma”, “Centrosuono” e “Radio Radio”. Poi nel 2014 la radio e la televisione stavano vivendo un momento drammatico per via della crisi economica ed era difficile trovare un lavoro soddisfacente. Arrivai alle Canarie con l’intento di fare il capo villaggio, come per anni avevo fatto in Egitto e da lí sono ripartito per costruire quella che oggi è “Axel24”».


Tutto è nato dopo il crollo di un palazzo?
«Era il 27 marzo 2016, ero a casa in malattia e nella noia pensai che fosse arrivato il momento di fare una radio, pensavo ad una webradio. In quel momento a Tenerife esisteva una radio italiana in Fm che si chiamava “Radio Si”, era poco piú di una playlist. Feci la mia radio in una sola notte, server in cloud, stations autoprodotti, web con notizie locali in lingua italiana e via a condividere e “spammare” ovunque. Pochi giorni dopo si verificó un grave fatto di cronaca locale. Un palazzo nel centro di Los Cristianos era crollato, all’interno vivevano anche degli italiani. “Axel24” fu l’unico mezzo a dare aggiornamenti costanti in lingua italiana e fu preso d’assalto dalla grande comunità italiana di Tenerife (siamo oltre 40 mila) che voleva sapere. Migliaia di visite, decine di ascoltatori sintonizzati via web e la telefonata improvvisa di una azienda distributrice di prodotti alimentari made in Italy che mi chiese quanto costasse la pubblicità sulla mia radio. Ero totalmente impreparato, ma era chiara l’esistenza di un mercato pubblicitario. Cosí, presi coraggio, chiamai una azienda di telecomunicazioni e chiesi quanto costasse affittare la mia prima frequenza in Fm. Convenuto il prezzo, mi recai in banca, spiegai al direttore che progetto avessi in mente e che di radio me ne intendvo da anni e, con mia grande sorpresa, dopo pochi minuti mi consegnò una carta di credito con un ricco plafond da usare per la mia attivitá. Ad oggi trasmettiamo su 3 frequenze Fm, 99.3 e 103.0 nel Sud di Tenerife, 107.7 a Tenerife Nord. Ho da poco lanciato “Hot100”, la mia seconda emittente per il pubblico spagnolo, di sola musica latina, per lo piú reggaeton, incoraggiato dall’assenza di una regolamentazione sulle frequenze radiofoniche e anche da un regime fiscale favorevole: il primo anno un autonomo paga solo 50 euro al mese di contributi, Igic, equivalente della nostra Iva, al 7%, Irpef al 20% sul rendimento netto e se non guadagni non paghi tasse».


Progetti futuri?
«Sogno di creare una grande syndacation nazionale sotto il marchio di “Axel24” che porti una radio che racconti la Spagna vista con gli occhi della grande comunità italiana residente. Siamo ben 400 mila sul suolo iberico, oltre 40mila a Madrid, 80mila a Barcellona, 30mila in Andalusia, 20mila a Valencia, 20mila tra Gran Canaria e Fuerteventura, quasi 30mila alle Baleari. La ricetta è sempre la stessa, spiegare e raccontare il territorio in lingua italiana, per aiutare gli italiani a integrarsi e a informarsi. Ed è per noi un grande orgoglio il fatto di essere il primo network spagnolo che parla italiano».

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