Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha scritto al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, chiedendo un incontro per «valutare la prima fase del piano di fattibilità» per la realizzazione della sede unica per il Polo della giustizia barese.
«A tutt'oggi, nonostante la nuova allocazione del Tribunale penale nel palazzo della ex Telecom, l’emergenza non può essere considerata conclusa - scrive Decaro al ministro -. L’attività giudiziaria viene infatti svolta in 8 edifici diversi, ubicati in luoghi distanti tra loro, all’interno di immobili assolutamente inadeguati tanto per condizioni strutturali quanto per questioni di sicurezza».
A questo proposito Decaro ricorda che il protocollo d’intesa sottoscritto il 25 gennaio 2018 anche con il ministero della Giustizia «sanciva l’avvio del percorso utile alle realizzazione del Polo della Giustizia sulle aree di due caserme dismesse», ipotesi questa che «consentirebbe non solo di sottrarre la questione a possibili tentazioni di speculazioni edilizie», ma anche «di realizzare una sede unica all’interno del perimetro cittadino».
Nella lettera il primo cittadino afferma che la giustizia a Bari è attualmente «ospitata in spazi inidonei e fatiscenti» non "degni di rappresentare la qualità del lavoro di chi vi opera» e che rappresentano «lo svilimento di una funzione fondamentale per l’intero territorio e la sua comunità».
INCONTRO SINDACO, ERMINI E PENALISTI - L’emergenza dell’edilizia giudiziaria a Bari è stata al centro degli incontri che il vicepresidente del Csm, David Ermini, ha avuto nel pomeriggio con il sindaco, Antonio Decaro, il presidente della Camera Penale, Gaetano Sassanelli, e la Giunta distrettuale dell’Anm, dopo la riunione di questa mattina in Corte d’Appello con i vertici degli uffici giudiziari.
In particolare il sindaco ha informato il vicepresidente del Csm della lettera inviata oggi al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, finalizzata a riprendere il percorso verso la realizzazione della sede unica per gli uffici giudiziari. Dopo l’incontro di Ermini con il presidente della Camera Penale, Sassanelli si è detto «rinfrancato» perché il vicepresidente del Csm «si è dichiarato assolutamente d’accordo con l’attualità della emergenza dell’edilizia giudiziaria nella città di Bari, convenendo sulla urgenza ed indifferibilità di una soluzione definitiva che riunisca gli uffici giudiziari, impegnandosi a spendere tutto il peso istituzionale del Consiglio, anche presso il Ministro, per assicurare una rapida soluzione del problema». Con l’Anm si è parlato anche di organici e carichi di lavoro.
"In tutto il distretto - ha ricordato il presidente, Giuseppe Battista - le piante organiche sono inadeguate rispetto alle esigenze e ai carichi di lavoro, e a Bari la situazione è aggravata dalla sospensione dei mesi scorsi a causa della situazione di inagibilità del Palagiustizia».
CARRIERI (FORZA ITALIA): DISASTRO NONOSTANTE 4 GOVERNI DI CENTROSINISTRA - Anche il consigliere comunale di Forza Italia, Giuseppe Carrieri, d'intesa con il coordinatore provinciale azzurro, on. Francesco Paolo Sisto ha scritto una lettera al Ministro Bonafede sulla questione dell'edilizia giudiziaria barese. «Ho ricordato al ministro - dice Carrieri - che il Sindaco di Bari per anni non ha fatto nulla per sopperire alla grave situazione degli Uffici Giudiziari Baresi, se non proporre estemporanee idee di improbabili palazzi di giustizia su suoli periferici dove sono ubicate caserme fatiscenti. Idee che a distanza di tempo (malgrado 4 anni di governi di centrosinistra) non hanno prodotto neppure uno straccio di studio di fattibilitá».