«Voi fate l’indagine. Noi andiamo all’asilo». Decine di bambini, accompagnati dai genitori e dalle insegnanti, hanno manifestato questa mattina dinanzi al Comune di Valenzano (Bari), protestando contro la chiusura delle due scuole materne sottoposte a sequestro preventivo nei giorni scorsi dalla magistratura barese per presunte truffe commesse negli ultimi dieci anni dai gestori delle strutture. Con grembiulini gialli e megafono, i piccoli alunni che da lunedì sono a casa, hanno urlato «ridateci l’asilo», intonando con le maestre i canti delle loro mattinate a scuola.
«Con la chiusura degli asili - hanno spiegato genitori e insegnanti - viene violato il diritto all’istruzione dei nostri figli». Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta da uno dei commissari prefettizi che governano il Comune da quando, circa un anno fa, è stato commissariato. I genitori chiedono che i bambini e le insegnanti possano riprendere l’attività scolastica anche temporaneamente all’interno di altre strutture, ma con urgenza.
Stando alle indagini della magistratura barese, che oltre ai due asili di Valenzano ha sottoposto a sequestro anche una sede di Francavilla Fontana (Brindisi) gestita dalla stessa Cooperativa, gli amministratori della società avrebbero, dal 2008 al 2017, percepito indebitamente sovvenzioni pubbliche per complessivi 1,5 milioni di euro, così truffando Miur, Regione Puglia e Comune di Valenzano.
Agli indagati, complessivamente dieci tra titolari e tecnici della società e funzionari comunali accusati di truffa e falso, si contesta di aver dichiarato falsamente di essere in possesso dei requisiti previsti, in termini di spazi e personale, per ospitare i 98 bambini iscritti, e invece avrebbero potuto accoglierne fino ad un massimo di 73.