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Bari-care, monitoraggio in tempo reale per i senzatetto

 
Flavio Campanella

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Flavio Campanella

Bari-care, monitoraggio in tempo reale per i senzatetto

(foto Luca Turi)

Per gestire le richieste di accoglienza e i posti disponibili nelle 18 strutture del territorio

Martedì 16 Ottobre 2018, 09:45

10:35

Li vediamo soprattutto nei giardini pubblici, ma capita spesso di osservarli sdraiati davanti ai negozi delle vie più importanti del Murat. Di notte, poi, si riparano in postazioni di fortuna: sotto i ponti, nei sottoscala degli ospedali, in passato anche all’ingresso dei teatri inattivi. Sono i senza dimora che spesso sfuggono alla rete di monitoraggio, sostegno, accoglienza e recupero predisposta dalle istituzioni. Un terzo dei casi segnalati, infatti, segue altri percorsi (si tratta di persone che non esprimono alcuna richiesta e non desiderano accedere ad alcun servizio): interviene l’Asl, anche col supporto dei Sert, i servizi per le tossicodipendenze (quando ci si trova di fronte ad alcolizzati e drogati), ed eventualmente si utilizzano i posti di emergenza nelle Rsa (residenze sanitarie assistite), dove è fornita assistenza medica, infermieristica e riabilitativa, o nelle Rssa (Residenze sociosanitare assistite), destinazione per chi è affetto da gravi deficit psico-fisici.
Per gli altri, compresi il padre di famiglia separato o la famiglia senza casa e senza reddito, c’è il sistema integrato, predisposto dall’attuale Amministrazione cittadina, operativo grazie alla collaborazione delle cooperative sociali e delle associazioni laiche e religiose finanziate con fondi comunali. Sono attualmente circa 400 i senzatetto (89% uomini e 11% donne) ospiti dei 18 centri di accoglienza, tutti semiresidenziali (ad eccezione del dormitorio «Andromeda»). Ogni struttura è destinata a tipologie differenti: ad esempio, a uomini separati, a coppie o a nuclei familiari che alloggiano in stanze da 2, 3 o 4 posti con cucina, sala pranzo e sala tv dove ci si organizza autonomamente rispettando un regolamento interno. Ovunque ci sono sportelli per orientamento sociale, mediazione interculturale e,su richiesta, consulenza psicologica e legale.
La novita degli ultimi giorni (a parte l’imminente apertura del Banco farmaceutico comunale presso il «Don Vito Diana» della Caritas in via Curzio dei Mille) è l’attivazione di «Bari Care», una piattaforma che permette in ogni momento di avere la situazione aggiornata delle persone che hanno fatto richiesta di sistemazione e dei posti disponibili nei centri.
«Sono tanti i senza dimora - spiega Francesca Bottalico, assessore al Welfare - che arrivano dall’area metropolitana o anche da altre zone della Regione o d’Italia perché a Bari trovano un sistema organizzato di interventi e servizi di prossimità che non ci sono in altre città. I posti regolamentati negli ultimi quattro anni, grazie al lavoro e alla programmazione dell’assessorato al Welfare, sono passati da 44 a circa 400. D’inverno poi viene predisposto un piano straordinario di accoglienza che prevede alloggi aggiuntivi. Per i casi particolari sono previste strutture ad alta densità educativa e con équipe specializzate. Per ogni senza dimora, a differenza del passato, viene elaborato un percorso individualizzato. La piattaforma da poco inaugurata ha poi permesso per la prima volta al Comune di Bari di mettere in rete le strutture, i servizi socio-educativi e il Pronto intervento sociale, attraverso cui avviene l’inserimento dei senzatetto che ne fanno richiesta».
ll Pis garantisce interventi urgenti rivolti ad ogni area di emergenza sociale (non solo senza dimora, ma anche famiglia, minori, anziani, immigrati, donne vittime di violenza) ed è un servizio attivo 24 ore su 24 (non gestisce situazioni legate al bisogno urgente di cura ed assistenza sanitaria o per contenere comportamenti pericolosi). Il numero verde è 800093470 (dalle ore 20 alle 8, nel fine settimana e nei festivi la richiesta il contatto è filtrato dalla Sala operativa della Polizia Municipale), mentre l’indirizzo di posta elettronica è pis@coopcaps.it Il servizio è gestito dalla cooperativa sociale Caps, cui fa capo anche l’«Unità di Strada - Care for people», che si occupa del monitoraggio sul territorio anche dei senza dimora, a cui vengono forniti assistenza e orientamento 7 giorni su 7 (dalle 18 alle 24 da ottobre a marzo e dalle 20 alle ore 2 da aprile a settembre).
Gli operatori del Pis collaborano con i Servizi socio-sanitari istituzionali, con le forze dell’ordine e con le associazioni di volontariato. In questo contesto si inserisce il protocollo di intesa denominato Road (Rete organizzata azioni dedicate), finalizzato a regolarizzare i rapporti tra chi è impegnato quotidianamente nel lavoro di strada a supporto delle persone più fragili. L’accordo consente di coordinare gli interventi già attivi, in particolare, delle unità operative di strada del Comune di Bari (appunto Pis e Care for People), della Croce Rossa Italiana e di Medici con il camper della onlus «Nikolaos prof. Nicola Damiani». «La città di Bari - conclude Francesca Bottalico - è stata individuata come buona prassi regionale e nazionale per aver attivato il primo piano cittadino di contrasto alla grave marginalità adulta, in coerenza con il piano nazionale. E ciò, in rete con le associazioni laiche e cattoliche, grazie alla ricerca sul campo delle necessità, premessa per individuare una strategia di intervento dal basso».

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