A Casamassima è vietato morire. Non ci sono più loculi disponibili nel cimitero. A Palazzo di città dicono che il problema si trascina da anni. Adesso, però è vera emergenza, tanto da far ipotizzare il trasferimento delle salme nei cimiteri di Comuni vicini. Si era diffusa la voce di Turi, in particolare. Secondo fonti comunali, sarebbero circa 400 le richieste in lista d’attesa di un loculo e una settantina le tumulazioni già avvenute in una sede provvisoria. Finora la situazione è andata avanti con la classica solidarietà della gente del sud. Ossia, in assenza di loculi si chiede a una famiglia titolare di una cappella la cortesia di offrire uno dei loculi a disposizione. Il problema nasce nel momento in cui muore il titolare del loculo occupato o un congiunto. A quel punto, bisogna far traslocare la salma collocata in precedenza e trovarle un posto che non c’è. Insomma, non c’è pace nemmeno per i morti.
Il problema si risolve solo ampliando il cimitero o costruendo nuovi loculi. Questione annosa, che si trascina da un decennio. Uno degli ultimi atti dell’amministrazione guidata da Vito Cessa fu l’approvazione di una delibera di giunta che prevedeva l’ampliamento del cimitero.
«Quel progetto è irrealizzabile e comunque non in 2 o 3 mesi, perché prevede l’abbattimento della casa del custode del cimitero e di alberi secolari – tuona il commissario prefettizio Aldo Aldi che regge le sorti del Comune dal 1° agosto 2017 - sarò in carica sino alle elezioni prossime, ossia il 10 giugno, e in un mese e mezzo non ho i tempi tecnici per realizzare un progetto del genere. Quindi, è escluso assolutamente». Incalzato dalla situazione preoccupante, Aldi è ancora più categorico: «Il problema della mancanza di loculi al cimitero mi è stato sottoposto dai funzionari comunali solo un mese fa, non ne sapevo nulla.
I responsabili del cimitero, evidentemente, procedevano in maniera tale da non sentirsi in dovere di riferirmi nulla». Aldi sbotta: «Sono indignato perché se me lo avessero detto un anno fa avrei risolto il problema, ora non ho la bacchetta magica». Il problema è cosa fare se la gente muore. «Possiamo individuare un’area nella quale provvisoriamente realizzare da 50 a 100 loculi in attesa che la nuova amministrazione comunale decida se dare esecuzione a quel progetto o cambiarlo in via definitiva».
Alla domanda se sia stata inoltrata la richiesta di una sepoltura temporanea nel cimitero di Turi Aldi risponde: «Questa sarebbe solo l’extrema ratio. Nel caso in cui a Casamassima non si riesca a fare nulla, mi dica dove si portano queste salme? Come si fa? Come si risolve il problema? Una extrema ratio potrebbe essere questa. A condizione che nei cimiteri degli altri Comuni troviamo i posti e non credo ci siano». Poi spiega: «Si tratta di tamponare per un mese e mezzo, nel frattempo, se muore qualcuno cercheremo una degna sepoltura provvisoria o magari si continua con la vecchia pratica del loculo in prestito». Da Turi replica il sub commissario Sebastiano Giangrande: «Se mai arrivasse una domanda simile bisognerebbe chiedere il parere dell’ufficio tecnico. A ogni modo, prima di offrire ospitalità devo dire che il nostro cimitero non versa in buone condizioni, va valutata la reale necessità».
Valentino Sgaramella