C’è un filo invisibile che unisce il nostro benessere all’acqua. Non è soltanto una questione fisiologica: vivere accanto a fiumi, laghi o coste produce benefici profondi, tali che la scienza parla ormai di terapia blu. Se il verde calma e rinvigorisce, il blu pare agire in modo più potente e immediato, e dati concreti confermano che l’acqua è un alleato prezioso per salute individuale e collettiva.
Uno studio dell’Università di Exeter, nel Regno Unito, dimostra che chi passa almeno 2 ore a settimana vicino ad ambienti acquatici dichiara livelli più elevati di benessere e salute percepita. Non serve solo nuotare o praticare sport. Camminare lungo un fiume, osservare le onde del mare o sedersi accanto a un lago sono gesti che inducono rilassamento, abbassano la pressione sanguigna e riducono la frequenza cardiaca.
La letteratura internazionale conferma queste tendenze. Una revisione su Health & Place rileva che la vicinanza a specchi d’acqua abbassa del 17 % lo stress autoriportato e migliora la qualità del sonno fino al 22 % rispetto a chi vive in contesti urbani compatti. L’esposizione ad ambienti blu è anche associata a un calo del 16 % nei sintomi depressivi e del 14 % nei livelli d’ansia. Dunque una passeggiata sul litorale o una giornata presso un lago diventano veri e propri atti di prevenzione. I benefici non si limitano alla mente. L’Australian Institute of Marine Science segnala che vivere vicino al mare e praticare attività acquatiche regolari riduce del 15 % il rischio di obesità e malattie cardiovascolari, grazie a un’accelerazione del movimento fisico e a una migliore regolazione del cortisolo, l’ormone dello stress. Sempre secondo queste analisi, i bambini che abitano in prossimità di coste o laghi passano fino al 20 % in più di tempo all’aperto rispetto a coetanei in città prive di accesso all’acqua.
Anche l’ambiente urbano comincia a riconoscere il valore dell’acqua. A Singapore canali trasformati in corridoi blu verdi connettono quartieri e creano spazi pubblici. Nelle zone servite, il monitoraggio governativo rileva una riduzione del 12 % dei disturbi legati allo stress.
A Barcellona il programma Blue Health ha evidenziato tassi inferiori di depressione e ansia nei quartieri costieri rispetto a quelli più lontani dal mare.
In Italia emergono evidenze analoghe. Uno studio del CNR sui bagni nel Mar Mediterraneo ha mostrato che bastano 20 minuti di contatto diretto con l’acqua per aumentare la percezione di vitalità fino al 30 %. In Lombardia si sperimentano percorsi fluviali come supporto riabilitativo per chi soffre di ansia o stress cronico. A queste forme di terapia blu si sommano le terme italiane, utilizzate da secoli per il loro potere curativo. Le acque termali, ricche di minerali come zolfo, calcio, magnesio e silicio, esercitano benefici su pelle, vie respiratorie e muscoli. Bagni, fanghi e inalazioni rilassano la muscolatura, migliorano la circolazione e favoriscono la purificazione da sostanze inquinanti, grazie al microclima termale, un ambiente con aria umida, temperature miti e vapori naturali. Le acque sulfuree trovano applicazione in trattamenti per eczema, psoriasi, affezioni articolari e problemi respiratori.
Nel panorama legislativo spicca il Disegno di Legge, «Norme in materia di riordino e rilancio del settore termale», proposto a luglio 2025 dal Senatore Gian Marco Centinaio. Il testo mira a definire criteri chiari per le aziende termali, istituire un marchio di qualità termale, un Albo nazionale delle acque termali e favorire l’accesso con il Servizio Sanitario Nazionale.
Prevede inoltre incentivi per distretti termali integrati, e stanziamenti per la riqualificazione degli stabilimenti di rilevanza nazionale e per rilanciare gli impianti pubblici. Integrare spazi blu nelle nostre città, garantire accessibilità e potenziare il sistema termale italiano significa riconoscere un diritto fondamentale al benessere. Non si tratta di un privilegio estetico ma di una strategia capace di ridurre malattie croniche, abbattere costi sanitari e dare nuova qualità di vita. Dall’onda che si specchia su una riva al vapore che si leva da una sorgente calda, ogni forma d’acqua porta con sé un potenziale rigenerante. Fiumi, laghi, mare e sorgenti termali non sono solo paesaggi e luoghi suggestivi, sono farmaci naturali, accessibili e sostenibili.
Ci restituiscono respiro, energia e chiarezza in un’epoca in cui tutto sembra accelerare.



 
						 
									 
																	 
																	 
																	 
																	 
																	 
																	 
																	 
																	













