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«Una rivoluzione Galattica per non far fuggire i giovani»

 
Economia Regione Puglia

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«Una rivoluzione Galattica per non far fuggire i giovani»

L'assessore Delli Noci: finanziati i primi 60 progetti dei comuni. Coinvolti nella partecipazione 4mila under 35 in tutte le province.

Giovedì 29 Dicembre 2022, 01:05

01 Gennaio 2023, 15:29

Assessore Alessandro Delli Noci, una Regione per crescere deve puntare sui suoi giovani. Con il processo partecipativo di «Puglia Ti Vorrei» e con il conseguente programma regionale di «Galattica» la Puglia, dopo Bollenti Spiriti, ha aperto una nuova pagina delle sue Politiche giovanili. Qual è l’obiettivo principale su cui avete lavorato?

«Abbiamo lavorato con l’obiettivo di rendere i ragazzi e le ragazze pugliesi under 35 protagonisti dei territori in cui vivono, dare a loro la possibilità di costruire il proprio progetto di vita nella propria comunità senza essere obbligati ad andare via e dare a noi tutti, alla regione intera, l’occasione di puntare sulle nostre migliori energie, quelle dei giovani pugliesi, valorizzando le loro competenze. Tantissimi ragazzi lasciano la nostra regione perché vogliono formarsi o fare esperienza altrove, ma ce ne sono troppi che abbandonano la propria terra e gli affetti più cari perché pensano di non avere una alternativa. Ecco, Galattica è rivolta a tutti, soprattutto a chi pensa di non avere chance».

Assessore allo Sviluppi economico Regione Puglia, Alessandro Delli Noci

Avete ascoltato oltre 4mila ragazze e ragazzi e messo in campo una misura «Galattica - Rete Giovani Puglia» che raccoglie una serie di interventi, suggeriti proprio durante il processo partecipativo, finalizzati a promuovere l’occupazione, lo sviluppo e le opportunità nei vari territori della Puglia. In che cosa consistono?

«La prima esigenza a cui abbiamo voluto rispondere con un apposito bando rivolto ai Comuni è quella della prossimità. I giovani hanno espresso il bisogno di poter usufruire di  servizi di prossimità, per formarsi, poter accedere alle informazioni a disposizione, poter realizzare la propria idea di impresa, orientarsi nel mondo del lavoro ed essere aggiornati sempre sulle opportunità. Da qui, un primo avviso rivolto ai Comuni pugliesi per mettere a disposizione un proprio spazio già attivo all’interno del quale realizzare un programma di attività e servizi territoriali per giovani. In questi spazi, nasceranno i Nodi della Rete Galattica in cui sarà possibile attivare servizi di comunità caratterizzati da principi di prossimità, inclusività e accessibilità alle informazioni e alle opportunità e un coordinamento regionale, coadiuvato da un gruppo di “youth worker” ovvero animatori di comunità, in grado di sollecitare e mettere in rete le risorse del territorio, far emergere i talenti inespressi e generare scambi di pratiche e di esperienze. Inoltre, in accordo con l’Agenzia nazionale per i Giovani, offriremo le straordinarie opportunità legate ai programmi europei Erasmus+:Gioventù e Corpo europeo di solidarietà e favoriremo la nascita di percorsi di crescita personale attraverso il volontariato, la mobilità, l’attivazione in progetti di cambiamento dei propri contesti locali, anche con il Servizio civile regionale».

Qual è stata la risposta dei Comuni pugliesi al bando per l’attivazione dei Nodi della Rete Galattica?

«La risposta è stata straordinaria: 99 candidature per un totale di cento comuni coinvolti e cinquecentotrantanove partner aderenti. Un risultato per cui ringrazio i Comuni che hanno colto il senso della sfida lanciata dalla Regione e tutte le organizzazioni giovanili e il partenariato economico e sociale che hanno contribuito in maniera sostanziale al raggiungimento di questo risultato, aderendo come partner ai progetti candidati. Al momento sono finanziabili solo 60 progetti, ma ci impegneremo a reperire le risorse per finanziare tutti i progetti ammessi e per assicurare che l’obiettivo della capillarità della rete sia perseguito per dare a tutti i ragazzi e le ragazze pugliesi la possibilità di accedere ai servizi e alle attività che saranno messe a disposizione».

Quali sono le province che hanno risposto di più?

«La risposta è giunta da tutte le province pugliesi, con una presenza significativa di piccoli comuni e delle aree periferiche a maggior rischio spopolamento. E proprio qui potremo incidere maggiormente, restituendo ai ragazzi non solo servizi ma anche la vicinanza delle Istituzioni per ripristinare la fiducia necessaria ad impegnarsi per il proprio territorio».

La storia dei territori raccontata dagli artigiani. Una legge per valorizzare le attività economiche

Promuovere e valorizzare il ruolo e il valore di artigiani e maestri è un asse centrale su cui la Regione Puglia sta lavorando, sia favorendo progetti di valorizzazione e recupero dei mestieri dell’artigianato sia sostenendo concretamente le botteghe artigiane e i negozi storici molti dei quali, in questo momento di grande difficoltà, rischiano di abbassare per sempre le loro storiche saracinesche.

“La Puglia è conosciuta nel mondo non solo per i suoi paesaggi, per il mare, per l’enorme patrimonio architettonico e naturalistico – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci –. La Puglia è apprezzata per le sue tradizioni, per le storie che raccontano e per la maestria dei nostri artigiani, tutte cose che attraggono i visitatori ma che al tempo stesso devono consentirci sempre di più di esportare in giro per il modo questi saperi”.

Tra le azioni messe in campo dalla Regione Puglia con queste finalità l’attribuzione del titolo “Maestro Artigiano”, un titolo che riconosce e premia la maestrìa degli artigiani, la loro creatività e la capacità di reinventarsi in un mondo in continua evoluzione.

Questo riconoscimento così come la Legge approvata in Consiglio regionale sulla valorizzazione delle attività economiche storiche di pregio, riconosce il contributo prezioso di quanti, nonostante le difficoltà, continuano a custodire le tradizioni innovando e guardando con fiducia al futuro. Un immenso patrimonio che la Regione Puglia ha portato a Expo Dubai con la mostra “Design in Puglia: nel blu dipinto di blu”, tesa a valorizzare la creatività e capacità di imprese e designer pugliesi, e con una pubblicazione che racconta in immagini il cuore del tessuto produttivo pugliese e la laboriosità di tante comunità.

Tra le iniziative regionali anche un Avviso Pubblico per manifestazione di interesse finalizzato al riconoscimento delle Attività storiche e di tradizione della Puglia. Le attività storiche, riconosciute con marchio identificativo e iscritte nell’Elenco Regionale delle Attività Storiche e di Tradizione della Puglia, potranno beneficiare di numerosi interventi tra cui contributi a fondo perduto ai titolari delle attività, agevolazioni per l’accesso al credito, agevolazioni, premialità o riduzioni per tributi regionali, imposte e tariffe comunali, supporto per i contratti di apprendistato per l’ingresso delle giovani e dei giovani nel mondo del lavoro, premialità nella promozione di bandi regionali per la tutela delle imprese territoriali, promozione dell’Elenco Regionale nei circuiti turistici, promozione di percorsi formativi specifici per titolari e dipendenti per tutelare l’identità delle attività delle imprese storiche e di tradizione del territorio pugliese.

Innovazione e competizione la sfida delle imprese all’estero

Far crescere le imprese pugliesi sui mercati esteri, aiutandole ad innovare e a diventare dunque più competitive. Un doppio obiettivo su cui la Regione Puglia sta lavorando e che, secondo i recenti dati Istat, vede già i primi frutti nonostante la crisi internazionale e il caro energia. Secondo i dati diffusi dal su citato Istituto di Ricerca, infatti, nel periodo gennaio-settembre 2022 la Puglia ha realizzato un aumento del fatturato export del 18,8%, in termini assoluti si tratta di 7,566 miliardi, cioè oltre 1,198 miliardi in più rispetto ai primi nove mesi del 2021, quando le esportazioni totalizzarono il valore di 6,368 miliardi.

“Le imprese pugliesi – spiega l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – stanno crescendo sui mercati esteri perché innovando sono diventate più competitive. Gli strumenti di agevolazione regionali le hanno aiutate ad innovare processi e prodotti, alimentando investimenti gestiti da Puglia Sviluppo per oltre 7 miliardi di euro, coinvolgendo più di 17mila imprese e incrementando l’occupazione di quasi 36mila unità. Sono stati anche fattore di attrazione di investimenti esteri che, ad oggi, si attestano a circa 1 miliardo di euro. Inoltre le nostre iniziative di internazionalizzazione hanno favorito l’apertura sui mercati esteri della Puglia accompagnando le imprese alle fiere di settore più importanti al mondo, organizzando seminari formativi e missioni. Un dato molto interessante riguarda i mercati di destinazione dell’export pugliese in crescita da gennaio a settembre 2022 del 16,6% per i Paesi Ue e del 22% per i Paesi extra Ue, un valore quest’ultimo che abbiamo contribuito a sviluppare attraverso moltissime iniziative”.

E nel nuovo ciclo di programmazione 2021-2027 la Regione Puglia continua a puntare sull’internazionalizzazione, considerata una leva strategica per sostenere la crescita delle imprese. La pandemia ha anche prodotto un’ampia discontinuità nei modelli di business e ha accelerato la quarta rivoluzione industriale, spingendo sempre più imprese a ricorrere alla transizione digitale di diversi processi aziendali, modificando le modalità di lavorare, produrre, distribuire e comunicare, portando ad un importante incremento degli scambi “digitali”, ovvero delle vendite on-line business-to-business (B2B) e business-to-consumer (B2C).

“In questo contesto, così complesso e senza precedenti – continua Delli Noci – abbiamo considerato indispensabile sviluppare una nuova visione strategica della politica regionale di intervento a favore dell’internazionalizzazione, in grado di guidare la programmazione degli interventi regionali nello scenario di mercato globale post-Covid e di delineare: il posizionamento internazionale atteso per la Puglia nella fase di ripresa; i settori economici regionali “focus” di intervento; i Paesi/mercati «target» della fase post-Covid; il modello e gli strumenti di intervento più idonei per sostenere e rafforzare, da un lato, i processi di internazionalizzazione a livello regionale e, dall’altro lato, la capacità di intercettare ed attrarre un numero sempre maggiore di investitori, progetti di investimento, giovani imprenditori e nuove idee d’affari”.

Per raggiungere questi obiettivi la Puglia punta su cinque pilastri: la comunicazione, la promozione economica integrata, la partecipazione, la governance e i rapporti con i Pugliesi nel mondo. “Nella nuova programmazione – conclude Delli Noci – metteremo in campo delle azioni concrete per comunicare l’immagine della Puglia e far conoscere agli operatori internazionali le favorevoli condizioni e le opportunità di investimento offerte dal territorio. Intensificheremo gli interventi di accompagnamento e l’ampliamento della gamma di strumenti di agevolazione, al fine di stimolare e facilitare l’accesso delle MPMI e start-up pugliesi a conoscenze, competenze e risorse, fondamentali per potenziare la capacità di inserimento e di presidio dei mercati esteri, anche attraverso un maggiore ricorso ai canali di export digitali. Rafforzeremo da una parte il raccordo con i principali attori del sistema economico e scientifico pugliese, dall’altra i rapporti e gli accordi istituzionali con le Amministrazioni centrali, rinsaldando i rapporti con le comunità dei pugliesi presenti nei cinque continenti”.

A Scorrano il museo delle luminarie

Quello della tutela e valorizzazione delle tradizioni pugliesi è un lavoro continuo sul quale la Regione Puglia insiste con azioni concrete. Ed è proprio nell’ottica di rendere fruibile il grande lavoro legato alle tradizioni, ai saperi e ai mestieri dei luminaristi di Puglia che il gruppo consiliare CON su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci ha proposto un emendamento alla Legge regionale di Bilancio, approvato in Consiglio regionale, con cui assicurare una prima dotazione di euro 100.000 all’istituendo Museo delle Luminarie di Scorrano. La sede di Palazzo Veris sarà così adattata alla destinazione d’uso museale al fine di offrire un percorso espositivo che aiuti il visitatore a comprendere il significato autentico delle luminarie in rapporto alla storia del territorio.

Il progetto Museo delle Luminarie, che raccoglierà fotografie, manifesti, , documenti delle feste pugliesi appartenenti alle ditte di luminarie della Puglia, è realizzato in collaborazione con il Comune di Scorrano e l’Associazione Luminaristi pugliesi, e rappresenta un’importante occasione per dare prestigio a un'eccellenza dell’artigianato salentino e pugliese,  conosciuta dagli appassionati e non solo, capace di conquistare l'immaginario, di creare posti di lavoro e di essere un importante strumento per il marketing territoriale. La tradizione pugliese delle feste patronali, che unisce l’atmosfera suggestiva all’identità del territorio, contribuisce a valorizzare e rendere attrattivi i luoghi in cui vengono mantenute vive, in chiave moderna, usanze e radici.

Contro caro bolletta per aziende e famiglie fondi per autonomia e comunità energetiche

Reagire alla crisi economica generata dalla pandemia e sostenere le imprese pugliesi con una manovra straordinaria finalizzata a non comprometterne la solidità finanziaria: lo ha fatto la Regione Puglia nel biennio 2021-2022 per sostenere il tessuto produttivo e le comunità.

“Abbiamo progettato misure – ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci – che hanno consentito l’erogazione di oltre 2 miliardi di euro di mutui, aggiuntivi all’intervento regionale. Una manovra che ha permesso alle imprese di far fronte alle carenze di capitale circolante determinate dall’emergenza sanitaria e dare loro l’impulso per la ripartenza. Abbiamo sostenuto il sistema produttivo in un contesto di grande difficoltà”.

Oggi però le imprese e i cittadini si ritrovano a vivere una nuova ondata di crisi, che riguarda prevalentemente i costi dell’energia, insostenibili in molti casi, tanto da rendere più conveniente chiudere che continuare a produrre. In quest’ottica, la Regione Puglia ha messo in campo misure che puntano sull’autonomia energetica di imprese e famiglie spingendo verso la transizione energetica, che è l’unica vera soluzione per affrontare l’aumento insostenibile del costo dell’energia e per dare una risposta concreta alla crisi climatica globale.

“Attraverso la modifica di una misura centrale come quella del Titolo II Capo 3 (rivolto alle Pmi del commercio, dell’artigianato e del manifatturiero) abbiamo puntato sull’autonomia energetica delle imprese dando loro la possibilità di presentare un programma di investimenti che prevede la realizzazione di un impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile, come unico intervento. Una misura evidentemente utile che, nel 2022 tra aprile e luglio, ha fatto aumentare il numero di domande del 63% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Oggi siamo al lavoro per una ulteriore misura che incentivi l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo energetico. La stessa cosa stiamo facendo per i cittadini con misure come quella del Reddito energetico, per la quale sono giunte oltre 900 istanze, una misura finalizzata a sostenere in maniera concreta quella parte di cittadini che vive in una condizione di vulnerabilità, quella fascia di popolazione che oggi è in aumento. Sostenere le spese in bolletta delle famiglie più bisognose e promuovere l’energia rinnovabile sono i due obiettivi che perseguiamo per contrastare da una parte le difficoltà di approvvigionamento energetico di tante famiglie in difficoltà, dall’altro per favorire la tutela dell’ambiente e uno sviluppo economico sostenibile. Punteremo anche sulle comunità energetiche, per cui sono previste nuove misure per il prossimo anno, che sono uno strumento strategico fondamentale per favorire l’autonomia energetica e contrastare l’aumento del prezzo dell’energia”.

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