Sabato 06 Settembre 2025 | 18:40

Da Polignano al resto del mondo: Vanni e Cristian e il loro tour operator per una «Puglia d'amare»

 
Graziana Capurso

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Graziana Capurso

I due giovani under 35 hanno fondato nel 2018 Pugliamare, una società che ha chiuso il 2024 con un fatturato di 1,5 milioni. Un progetto nato per vivere e restare al Sud e per accogliere i turisti, guidandoli attraverso le tante bellezze della regione.

Martedì 18 Marzo 2025, 20:12

BARI - Da Polignano a Mare al resto del mondo: così l'idea di due giovani under 35 è divenuta una società solida con un fatturato da 1,5 milioni. È la storia di Vanni Lofano e Cristian Morleo, fondatori della società Pugliamare di Polignano, in provincia di Bari, un tour operator che nasce per accogliere i turisti e guidarli attraverso le tante bellezze della Puglia. 

È il 2018 quando Vanni e Cristian decidono di restare al Sud, a casa, e di lavorare a un progetto che valorizzi la loro terra. I due pensano a un servizio dedicato ai turisti, di escursioni in barca lungo la costa a sud est di Bari. Il progetto piace molto e cresce rapidamente: «Abbiamo cominciato in due distribuendo i volantini per i tour in barca nel centro storico di Polignano. - raccontano Lofano e Morleo - Venivamo da esperienze lavorative diverse ma sapevamo che l’idea era buona e che, impegnandoci avremmo raggiunto i nostri obiettivi. Abbiamo ricevuto subito molti riscontri positivi, cosa che ci ha fatto capire che eravamo nella giusta direzione, ma allo stesso tempo che ci serviva avere un approccio digitale, cosa indispensabile per arrivare ai turisti stranieri molto più abituati ad acquistare tutto online e attraverso app. Il successo della Puglia stava prendendo piede, ma non immaginavamo quanto e come sarebbe esploso». 

Così, nel 2021, Cristian e Vanni capiscono che ci sono le basi per realizzare un business di successo e soprattutto per non andare più via da Polignano a Mare. Decidono di partecipare alla misura di finanziamento agevolato “Resto al Sud” di Invitalia e una volta ottenuto, investono in ufficio, arredi, attrezzature ma anche minivan per i trasferimenti dei turisti. Trasformano la società in un vero e proprio tour operator, in quella Pugliamare che oggi è diventata un’azienda in cui lavorano da 10 a 25 persone (tutte under 40) e che fornisce servizi turistici per ogni esigenza: dai giri in barca e alle visite guidate, dai tour enogastronomici con visite a frantoi, cantine, caseifici e laboratori artigianali alle cooking class per coloro che vogliono imparare l’arte della pasta fresca. 

Ad oggi Pugliamare, diventata anche partner del Libro Possibile, ha gestito oltre 30mila viaggiatori con una crescita del +100% rispetto all’anno precedente. l’unico - grande - obiettivo resta invariato: far conoscere a tutto il mondo la Puglia e le sue infinite bellezze. 

Abbiamo intervistato i due giovani imprenditori per cercare di capire meglio come sia nato questo progetto per vivere e valorizzare il nostro Sud.

Pugliamare, come nasce l'idea di questo progetto?

«L’idea di Pugliamare nasce dall’amore per la nostra terra e dalla volontà di valorizzarla come destinazione turistica d’eccellenza. Abbiamo cominciato distribuendo i volantini per i tour in barca. Andavamo in giro nel centro storico di Polignano a caccia di turisti. Ripensando a quei giorni mai avremmo immaginato di creare una vera e propria azienda. Anche il profilo Instagram di Pugliamare lo abbiamo sempre gestito in autonomia ed è cresciuto in poco tempo diventando anche un mezzo di contatto per viaggiatori di tutto il mondo».

Perché avete deciso di restare al Sud?

«Abbiamo scelto di restare al Sud perché crediamo nel potenziale della nostra regione e vogliamo contribuire concretamente al suo sviluppo, promuovendo un turismo sostenibile e autentico».

Il turismo è il vostro core business, pensate che il trend che vede la Puglia come regina indiscussa in Italia, sarà confermato anche per il 2025?

«Il trend di crescita che ha visto la Puglia protagonista negli ultimi anni è destinato a consolidarsi anche nel 2025. Ce lo confermano non solo i numeri delle prenotazioni già registrate per la prossima estate, ma anche l’aumento dell’interesse in periodi che, fino a poco tempo fa, erano considerati di ‘bassa stagione’. Questo ci spinge a credere ancora di più in un turismo che possa essere distribuito in maniera più equilibrata».

La vostra proposta si focalizza su un tour lento magari su due ruote, come mai questa scelta?

«Uno dei nostri obiettivi principali è far conoscere ai nostri ospiti luoghi insoliti, lontani dalle solite destinazioni turistiche e farli visitare con il giusto tempo, senza fretta e senza una corsa al vedere tanto ma senza soffermarsi sulle bellezze che abbiamo. In un’epoca in cui si parla sempre più di over-tourism, vogliamo offrire esperienze che permettano di scoprire l'autenticità della Puglia: le campagne, i piccoli borghi e le strade meno battute, lontano dai centri affollati. Il turismo lento è il modo migliore per vivere il territorio in modo genuino, rispettando i suoi ritmi e le sue tradizioni».

Progetti per il futuro? Dateci qualche anticipazione

«Stiamo lavorando a una serie di esperienze immersive che mettano al centro la convivialità e l’autenticità della cultura pugliese. Tra i nostri progetti ci sono giornate dedicate alla buona tavola, con cooking class, degustazioni, pranzi e cene condivise in location uniche, come vigne e cantine locali. Ci piace l’idea di riunire attorno a un’unica tavolata persone che non si conoscono, ricreando quell’atmosfera calorosa e accogliente che caratterizza le feste pugliesi. Il nostro obiettivo è offrire esperienze che vadano oltre la classica vacanza, lasciando nei nostri ospiti un ricordo autentico e profondo della Puglia. Stiamo lavorando anche a esperienze luxury per una clientela alto spendente che desidera conoscere la nostra terra e avere accesso a servizi esclusivi, come ad esempio cene con personal chef o transfer a bordo di auto d'epoca per tour della Puglia davvero particolari».

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