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Potenza, il ponte Musmeci si sgretola, piovono sempre calcinacci

 
Massimiliano Brancati

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Massimiliano Brancati

Il fenomeno si ripete. Non ci sarebbero però problemi di staticità del viadotto

Giovedì 27 Agosto 2020, 14:12

POTENZA - È considerato il simbolo della città di Potenza. Vorrebbero che diventasse un patrimonio culturale. Intanto il ponte Musmeci continua a cadere a pezzi. Piovono calcinacci dal viadotto, costringendo la Polizia locale a deviare il traffico. Non è la prima volta che accade, era già successo il 19 marzo e il 24 aprile di un anno fa e anche in quell’occasione era stato necessario bloccare per qualche tempo il traffico, per permettere la rimozione dei calcinacci. Oggi come allora la Protezione Civile comunale precisa che il distacco ha riguardato soltanto l’intonaco copriferro che a causa dell’età, della mancanza di interventi globali di manutenzione e dei continui sbalzi di temperatura, si sgretola e si distacca, cadendo sulla sede stradale sottostante, ma non è assolutamente in discussione la stabilità del ponte. L’opera è stata costruita una cinquantina di anni fa e la sua proprietà è in corso di trasferimento dall’Asi al Comune.

Tutto il viadotto presenta preoccupanti segni di degrado, come testimoniano le foto che pubblichiamo, scattate lungo il percorso del parco fluviale che attraversa la pancia del ponte. Non è solo una questione estetica, ovviamente, ma riguarda la sicurezza, perché quei ferri che spuntano dal cemento sono inquietanti e rivendicano un monitoraggio attento per mettere a punto interventi migliorativi. Prima che accada l’irreparabile.

In evidente sofferenza da tempo, il ponte Musmeci riceverà finalmente l’attenzione dovuta con un progetto di ristrutturazione che si concluderà il prossimo anno con l’impegno di tre milioni di euro.
E per garantire buona qualità degli interventi il Comune ha firmato una convenzione col Consiglio Nazionale degli Architetti per dar vita a un concorso di progettazione a due gradi. Il problema, però, che il viadotto continua a gridare aiuto. Servono interventi urgenti.

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