Mito e creatività, ispirati a simboli della cultura mediterranea e dell’antica Grecia, che si mescolano in maniera originale a suggestioni contemporanee, caratterizzano la 31/a edizione delle «Grandi Mostre nei Sassi» dedicata allo scultore Girolamo Ciulla, intitolata «Dimore del Mito», allestita a Matera nelle chiese rupestri di San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù.
La mostra - che sarà aperta domani e resterà aperta fino al 14 ottobre - che comprende 40 opere di diverse dimensioni in marmo travertino, bronzo, ferro, ceramica, legno e marmo bianco, realizzate tra il 1986 e il 2018. E’ stata presentata oggi da Francesco Vizziello, presidente del circolo culturale «La Scaletta», alla presenza dell’artista e della curatrice Beatrice Buscaroli.
Il percorso espositivo è composto da raffigurazioni di Demetra, dea delle messi, di filosofi dell’antichità, delle "Aurighe», volti di ragazze inventate da Ciulla che conducono carri da combattimento, e da allestimenti di «bigonce», recipienti per il trasporto dell’uva sormontati da volti e animali.
L’artista ha realizzato anche sequenze di steli che raffigurano animali, volti, fregi o che reggono templi, come quello di denuncia denominato «Gruppo di grattacieli siciliani», riferito a siti archeologici compromessi dall’abusivismo edilizio. Una delle stele, una pietra miliare, è dedicata a Matera, e indica la distanza di 593 chilometri tra Caltanissetta - città natale di Ciulla - e Matera, capitale europea della cultura per il 2019. Vizziello ha spiegato che per la prima volta un catalogo bilingue, in italiano e in inglese.