BERLINO - Una strage fra i locali degli amanti del narghilè sconvolge la città di Hanau, in Germania: è quel che è accaduto mercoledì intorno alle 22, quando un killer, o di un commando, ha aperto il fuoco prendendo di mira i bar notoriamente amati dalla comunità turca. Nove le vittime della furia omicida, CON 4 FERITI CHE SAREBBERO IN CONDIZIONI GRAVISSIME, ma è al momento di 11 il totale dei morti, dopo che il corpo senza vita del presunto autore della strage è stato trovato nella sua abitazione insieme a quello di un’altra persona.
Fra le vittime, stando alla Bild, ci sarebbero anche dei cittadini curdi. Nella notte, lo stesso tabloid ha dato notizia di un arresto, ma gli inquirenti continuano a dare la caccia «a più persone ignote». La polizia è intervenuta sul posto con forze massicce, e sorvola la città con un elicottero: si cerca qualcuno che, stando a una testimonianza, avrebbe sparato da un’auto scura e potrebbe essere ancora in giro per le strade della città, che dista 20 km da Francoforte sul Meno.
Un centro da 100 mila abitanti, che stanotte ha vissuto ore di autentico terrore. La polizia ha diramato anche un numero di telefono, per raccogliere eventuali segnalazioni e indizi sull'accaduto dalla cittadinanza. La matrice dell’accaduto non è ancora chiara, e gli inquirenti non si sbilanciano.
Stando ai media locali, intorno alle 22, i primi colpi sono stati esplosi in un locale del centro storico della città, il 'Midnight' a Heumarkt, secondo la Bild online. Qui un testimone ha detto di aver sentito fra gli otto e i nove colpi da arma da fuoco. Subito dopo, è stato preso di mira un secondo locale di narghilè nel quartiere di Kesselstadt, l’'Arena bar & Cafè', nella Karlsbader Strasse: il killer avrebbe bussato alla porta, per poi aprire il fuoco attorno a sé nell’area fumatori. In entrambi i casi ci sono state delle vittime. La notizia di un terzo agguato, a Lamboy, è stata invece smentita. Le zone colpite sono al momento transennate e inaccessibili.
L’ultima strage avvenuta in Germania risale al dicembre 2016, quando il tunisino Anis Amri attaccò il mercatino di Natale della Chiesa della Memoria di Berlino con un camion, uccidendo 12 persone. Ma nel paese, che proprio in questi giorni vive una crisi politica a causa di Alternative fuer Deutschland, fa paura anche il terrorismo dell’estrema destra: ed è di pochi giorni fa il megablitz della polizia in cui 12 persone sono state arrestate con l’accusa di voler commettere attentati contro profughi e musulmani per scatenare una guerra civile in Germania e sovvertire l’ordine costituito.
Germania, strage Hanau: odio xenofobo dietro l'attentato - La strage di Hanau, dove stanotte sono morte 11 persone e quattro sono rimaste ferite, è stata classificata come un «presunto atto di terrorismo» di matrice probabilmente «xenofoba» dagli inquirenti della Procura federale tedesca, che ha acquisito le indagini. È quello che ha confermato stamani il ministro dell’Interno dell’Assia, Peter Beuth, parlando nel parlamento regionale.
A colpire è stato tedesco di Hanau, sostenitore di teorie di destra estrema e spinto dall’odio per gli stranieri. Stando alla Bild on line, in uno scritto ritrovato dagli inquirenti, lui stesso avrebbe rivendicato il massacro, affermando che alcuni popoli che non si possono più espellere dalla Germania vadano annientati. Tesi razziste e xenofobe sono inoltre contenute in una pagina su internet attribuita all’attentatore che aveva 43 anni e diffondeva in internet la sue teorie di destra radicale.
Nel bilancio della drammatica notte, che ha lasciato Hanau sotto shock, ci sono 11 morti, fra cui l’attentatore e sua madre, i cui corpi sono stati ritrovati senza vita nel loro appartamento. «Condanno questo massacro che attenta alla pace e alla libertà della nostra società», ha affermato Peter Beuth.
L’attentatore ha colpito ieri sera intorno alle 22, davanti a due cosiddetti 'Shisha Bar', i locali molto amati dalla comunità turca, in cui si fuma il narghilè. L’ultima strage vissuta in Germania è quella del mercatino di Natale del dicembre 2016 a Berlino, dove il tunisino Anis Amri uccise dodici persone travolgendo la folla con un camion. Lo scorso ottobre ad Halle un uomo ha attaccato una sinagoga e un fast food, uccidendo due persone. Anche in quel caso, quando ad agire fu un ventisettenne neonazista, si è rischiata una carneficina. La settimana scorsa era stata sgominato un gruppo di terroristi di destra, che avrebbe voluto mettere a segno attentati contro musulmani profughi e politici per scatenare una guerra civile in Germania e sovvertire l’ordine: erano state arrestate 12 persone su 13.
Germania, strage Hanau: Bild, tra le vittime una donna incinta - C'è una donna di 35 anni incinta tra le vittime dell’attacco di stanotte in due Shisha bar ad Hanau in Assia, lo riferisce Bild. Intanto le autorità tedesche per il momento non hanno ancora reso noto e specificato le origini delle vittime, riferisce la stampa tedesca. L’autore dell’attentato notturno nei locali «Midnight» e «Arena Bar & Café» si chiama Tobias Rathien, riporta il tabloid Bild.
Germania, strage Hanau: video attentatore e documento di 24 pagine - L'attentatore di Hanau, Tobias Rathien, era molto attivo su internet e aveva caricato nei giorni scorsi diversi documenti sul proprio canale youtube, riferisce Sueddeutsche Zeitung. Tra questi anche un documento scritto di 24 pagine indirizzato al popolo tedesco in cui si sottolinea la necessità di eliminare alcune popolazioni che non è più possibile espellere dalla Germania. Il 14 febbraio scorso Rathien aveva pubblicato un video di circa due minuti nel quale faceva riferimento a teorie cospiratorie e basi militari segrete e mette in guardia dalle verità propagate dai media mainstream. Il video, riferisce sempre Sz, è stato ritirato dalla rete in Germania. Nel documento scritto di 24 pagine dedica un intero capitolo alle donne in cui dice di non aver mai avuto una ragazza nella sua vita: «non prendo moglie quando so di essere controllato» ha scritto Rathien, riferisce SZ.
Germania, strage Hanau: teorie complotto stragista su controllo menti - Nel suo manifesto dell’orrore, Tobias Rathien, lo stragista di Hanau, affermava di «sapere di essere sotto controllo». E sosteneva che vi fossero dei servizi segreti, che nulla avrebbero avuto a che fare con un background del sistema di spionaggio Usa, né sarebbero stati tedeschi, in grado di controllare migliaia di tedeschi e di guidarne le menti a distanza, riferisce la Bild. Fin dal giorno della nascita, affermava ancora, aveva avuto il sospetto di essere "sorvegliato».