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Sant'Isidoro, rimossi 15 pedalò ormeggiati abusivamente nella baia 

 
Redazione online

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Operazione dell’ufficio locale marittimo Torre Cesarea con polizia locale, operatori Area Marina Protetta e ufficio Ambiente

Venerdì 26 Luglio 2024, 15:23

01 Novembre 2024, 15:57

SANT'ISIDORO - A Sant’Isidoro rimossi 15 pedalò, baia ora sgombra dalle imbarcazioni abusive. Maxi operazione di polizia marittima a contrasto dell’ormeggio abusivo di natanti nelle acque di balneazione della marina neretina. Ieri mattina, i militari dell’ufficio locale marittimo Torre Cesarea con la Polizia Locale del Comune di Nardò, gli operatori dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo e dell’ufficio Ambiente del Comune di Nardò, hanno sequestrato e rimosso 15 pedalò ormeggiati a pochi metri da riva. Una ditta privata ha provveduto con uomini e mezzi a recuperare i natanti sequestrati e trasportarli presso un deposito del Comune. L’ormeggio abusivo di unità nautiche, com’è noto, si configura come occupazione abusiva di demanio e violazione alle ordinanze regionali e del compartimento marittimo sulla sicurezza balneare.

L’operazione ha consentito di restituire alla libera balneazione oltre 5000 metri quadri di specchio acqueo di elevatissimo valore ambientale e paesaggistico. L’attività continuerà anche nei prossimi giorni al fine di recuperare e portare a smaltimento i corpi morti abusivi impiegati per legare i natanti e al sequestro di ulteriori unità presenti in altri tratti di costa. Si è trattato di un’azione significativa di ripristino della legalità e del decoro in una marina e in un tratto di costa al centro negli ultimi anni di importanti interventi di riqualificazione, a cominciare ovviamente dell’intervento di rigenerazione urbana del lungomare nell’ambito del Pnrr.

“Il demanio e le aree costiere più importanti dal punto di vista ambientale e paesaggistico – sottolinea l’assessore al Demanio e alle Aree protette Andrea Giuranna – devono essere difese da intrusioni e azioni di sostanziale occupazione illegittima, come l’ormeggio di pedalò. Norme alla mano, ma in verità ancora prima facendo riferimento al buon senso, è necessario intervenire per liberare il demanio e tutelare i contesti, come spesso abbiamo fatto in passato. A Sant’Isidoro, negli ultimi anni, sono stati investiti diversi milioni di euro per la sua riqualificazione e questa operazione non è altro che un modo per continuare la strategia di difesa e recupero di una marina splendida”.

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