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Casarano, ucciso in pieno giorno a colpi di arma da fuoco esplosi da un'auto: killer fermato confessa

 
Redazione online

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La vittima è Antonio Amin Afendi, sarebbe stato successore di Potenza, boss della Scu. Il 25 ottobre 2019 sopravvisse a un sanguinoso agguato in stile mafioso

Sabato 02 Marzo 2024, 12:19

21:44

CASARANO - Un uomo è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in pieno giorno nel centro di Casarano, in provincia di Lecce. E’ accaduto poco fa. La vittima - secondo le prime e frammentarie informazioni - sarebbe un 31enne che negli anni scorsi rimase ferito durante un agguato a colpi di kalashnikov.

La vittima è Antonio Amin Afendi, di Casarano. Sarebbe stato raggiunto da una raffica di colpi di arma da fuoco esplosi da un’auto scura di grossa cilindrata mentre si trovava in strada. L’uomo il 25 ottobre del 2019 sopravvisse a un sanguinoso agguato in stile mafioso.

Sono almeno tre i colpi di pistola con cui oggi è stato ucciso il 33enne Antonio Amin Afendi, pregiudicato di origini marocchine residente a Casarano, in provincia di Lecce, dov'è avvenuto l’agguato. E’ probabile che il 33enne conoscesse il killer che lo ha raggiunto a bordo di un’auto in via Lupo, a pochi metri dal municipio in piazza San Domenico. Il 33enne si sarebbe avvicinato all’auto da cui è partito un primo colpo di pistola. Il killer sarebbe poi sceso dal lato passeggero sparando altri due colpi.

Afendi era il compagno della vedova del boss della Scu Augustino Potenza, ucciso nell’ottobre del 2016 nel parcheggio di un supermercato a Casarano. Per gli investigatori il 33enne sarebbe stato il suo successore. Già il 25 ottobre del 2019 Afendi fu vittima di un agguato a colpi di kalashnikov: riuscì a mettersi in salvo uscendo dal lato passeggero dell’auto a bordo della quale si trovava e rimase gravemente ferito.

Ora i carabinieri sono al lavoro per risalire al responsabile della sua morte. Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti anche il magistrato di turno Giovanna Cannarile e il procuratore facente funzioni Guglielmo Cataldi della Dda. La prefettura, subito dopo l’omicidio, ha convocato una riunione tecnica di coordinamento con i vertici delle forze dell’ordine, all’esito della quale è stato disposto un ulteriore innalzamento dei servizi di vigilanza e controllo del territorio, assicurati da parte di tutte le forze di polizia. 

FERMATO UN UOMO

Un uomo è stato fermato nell’ambito delle indagini sull'omicidio del 33enne Amin Antonio Afendi, ucciso questa mattina a Casarano, in provincia di Lecce. Lo si apprende da fonti investigative. Si tratterebbe di una persona del posto che viene ascoltato dai carabinieri presso la locale caserma. Non è chiaro se sia ritenuto l’assassino o un suo complice.
Sono tre i proiettili che hanno colpito Afendi: uno al collo e due al torace. Il killer ha usato una pistola a tamburo che, secondo gli inquirenti, sarebbe stata scelta per la sua precisione, e quindi per centrare l’obiettivo senza correre il rischio di ferire altre persone. Confermata l’ipotesi che la vittima conoscesse il suo assassino perché, a quanto si apprende, avrebbe scambiato qualche parola con le persone a bordo dell’auto da dove poi è partito il primo colpo.

E in tarda serata è arrivata la notizia che il presunto killer ha confessato: avrebbe perso la testa e sparato. Alla base del gesto ci sarebbero le minacce che Afendi da tempo rivolgeva a lui e alla sua famiglia.

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