«Una manovra iniqua e regressiva, che non tiene conto dei salari, della rivalutazione, che non è a sostegno delle pensioni. Una legge di bilancio che non tiene conto delle emergenze reali del Paese e delle imprese»: sono questi i motivi ilustrati dai segretari generali di Cgil e Uil Basilicata, Angelo Summa e Vincenzo Tortorelli, per motivare l'adesione allo sciopero di quattro ore in corso a Potenza, in piazza Mario Pagano.
«Contestiamo una manovra finanziaria senza direzione - ha detto Tortorelli - e che non guarda al Paese reale, non traccia benefici verso i lavoratori dipendenti. Fermarci per quattro ore ha un peso notevole per i lavoratori, ma riteniamo che sia opportuno per mettere al centro il futuro dei giovani e dei lavoratori in uno scenario economico sempre più difficile e complicato». «Una manovra che guarda agli evasori - ha aggiunto Summa - e non tassa gli extraprofitti, che non investe in sanità e che spacca il paese con l'autonomia differenziata non può essere accettata. Ed in ultimo, diciamo no a una finanziaria che non affronta la fase di accompagnamento alla transizione ecologica sia in termini di diversificazione delle produzioni sia di salvaguardia dei posti di lavoro».