PANNI - Il Ballinsé in due parole? «Senza sjénze» perché le cose belle e divertenti devono essere così, leggere, di cuore e un po' matte, in altre parole senza senso.
Sarà concentrato sul tema della «Restanza» la terza edizione del Ballinsé Festival internazionale dei balli, dei suoni e della cultura popolare che si terrà dal 13 al 18 a Panni, suggestivo borgo dei Monti Dauni, in provincia di Foggia.
Con una locandina suggestiva, che rimanda al mondo dei tarocchi, il Ballinsé quest'anno alza l'asticella proponendo tante iniziative per adulti e bambini: concerti, seminari e incontri letterari per oltre 3mila partecipanti. Tanto folklore, inclusione, cultura e cibo autoctono a 801 metri di altezza, sul Monte Sario.
Un'esperienza che spegne quest'anno la sua terza candelina ma che mai come oggi è solida e florida. Ne parliamo con Rocco Gesualdi, Presidente dell’Associazione Rione Popolare – APS e Direttore Artistico del Ballinsé.
«Come mostrato nella locandina di quest'anno al Ballinsé portiamo la fusione tra l'amore per la natura e la cultura popolare. Tutto questo è simboleggiato dalla donna serpente (la raffigurazione di madre Terra ndr.) la cui coda si attorciglia ad un Asso di Bastoni che nelle carte napoletane rappresenta l'aridità. Una raffigurazione plastica - spiega Gesualdi - delle aree interne dei Monti Dauni, come la mia Panni, aride e difficili da raggiungere ma che nascondono una gran voglia di rivalsa. Infatti sul bastone crescono delle foglioline verdi, simbolo di speranza. E la donna serpente questa speranza la tiene stretta a sé con la volontà di rimanere attaccata alle sue radici. Da qui il termine "Restanza" una crasi tra restare qui e la speranza verso il futuro».
Cosa vedremo di bello dal 13 al 18 agosto al Ballinsé? Qualche anticipazione inedita…
«Quest'anno vi proponiamo dal punto di vista musicale tante curiosità. Dai Ciac Boum miglior gruppo francese della tradizione popolare, provenienti da Poitou, passando per Orage trans folk duo che unisce la loop station alla musica folk per non parlare di Alessandra Giuliani, Giovanni Amati e Matteo Scatigna. Infine il 15 agosto, in occasione della festa delle spighe con i paesi limitrofi che ci vengono a trovare, avremo come ospite Ciccio Merolla. Il Ballinsé ospiterà poi la finalissima del Just Folk Radiovision Contest, dedicato alle musiche e alle danze del mondo. Patron del Contest é Eugenio Bennato per la sezione musica e Luciano Cannito, per la danza. E tra le novità assolute di questa edizione ci sarà anche il concerto all'alba, totalmente in acustico, che si terrà sul monte di fronte Panni. Per maggiori dettagli seguite le nostre pagine social».
Non solo musica e danza, al Ballinsé si cucina anche, giusto?
«Sì, in particolare nella cinque giorni del Festival ci sarà una fusione anche culinaria. Le comunità etniche verranno a cucinare al Ballinsé con le signore del luogo. Una piccola anticipazione? Ci sarà comunità del Marocco di Torre Maggiore con cui assaggeremo la tipica pasticceria marocchina, accompagnata da un classico tajine preparato da donne marocchine e nonne di Panni. E ancora danze e canti tradizionali berberi. Chi più ne ha, più ne metta».
Ben 25 concerti con artisti internazionali, 40 workshop, oltre 3mila partecipanti dal 13 al 18 agosto, bei numeri no?
«Si sono numeri che ci inorgogliscono perché la visione del festival è sì concentrata sulla musica e sulle danze popolari, ma mira anche all'inclusione, all'accessibilità, alla tutela e alla valorizzazione del territorio naturale e sociale di queste zone. Non in maniera aggressiva ma in maniera sana puntando costantemente all'esaltazione della bellezza e della gentilezza tra i popoli - sottolinea Gesualdi - la grande festa che ci attende per i 3 anni del Ballinsé è frutto di una macchina rodata, tra i giovani di Panni che vogliono collaborare ma anche tra le aziende del territorio e quelle nazionali che sostengono il nostro progetto. Una forza dal basso ma anche una sinergia costante con tutti quelli che credono nella nostra visione».
Insomma un festival green, con l'attenzione al riuso e al baratto sospeso dove ci si può scambiare anche abiti o oggetti e dove ci si aiuta costantemente. Una comunità vivente che vede l'accoglienza come necessaria e che punta all'inclusività di ogni etnia, cultura e idea all'insegna del divertimento e del ballo.
La kermesse pugliese è promossa e organizzata da Rione Popolare (Associazione di Promozione Sociale), con il Patrocinio del Comune di Panni, della Regione Puglia e della Rete dei Comuni dei Monti Dauni. Appuntamento quindi dal 13 al 18 agosto.