Si sono conclusi i monitoraggi nei fondali dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto, condotti da Greenpeace Italia insieme ai ricercatori del DISTAV dell’Università di Genova, per valutare lo stato di salute di Posidonia oceanica e coralligeno, habitat di elevata biodiversità nel Mediterraneo.
L’iniziativa rientra nel progetto AMPower, nato per sostenere l’ampliamento delle aree marine protette in Italia e promuovere la tutela degli ecosistemi e delle specie locali. Le immersioni hanno confermato la presenza di habitat sani, risultato di anni di gestione e misure di mitigazione, e hanno evidenziato la necessità di nuove strategie di protezione, comprese zone di riserva integrale e zone a basso impatto umano.
Secondo il direttore dell’AMP, Alessandro Ciccolella, i monitoraggi sostengono la proposta di ampliamento dell’area e la creazione di nuove zone di protezione, con l’obiettivo di conservare gli habitat marini e favorire la sostenibilità della pesca locale.