Venerdì 26 Settembre 2025 | 12:56

Coldiretti, agricoltori a Bari in protesta contro il crollo del prezzo del grano: lungomare bloccato VIDEO

 
Redazione online (foto e video Donato Fasano)

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Redazione online (foto e video Donato Fasano)

Il comparto proveniente dal centro e Sud Italia davanti alla sede della presidenza della Regione Puglia con cartelli e striscioni. L'organizzazione: siamo in 8mila

Venerdì 26 Settembre 2025, 08:47

10:52

Sono oltre 8mila (secondo Coldiretti Puglia) gli agricoltori scesi in piazza a Bari per dire «basta ai trafficanti di grano che schiacciano il prodotto nazionale sotto i costi di produzione, costringendo le imprese agricole a lavorare in perdita e spingendo sempre più sulle importazioni estere». Nella regione «sono a rischio di sopravvivenza oltre 38mila aziende cerealicole», spiega Coldiretti. Manifestazioni simultanee sono in corso a Palermo, Cagliari, Rovigo e Firenze, con la partecipazione in tutte le piazze di oltre 20mila agricoltori - spiega ancora Coldiretti - "tra cartelli, cori e sacchi vuoti con il tricolore per denunciare un sistema che distrugge il reddito agricolo».

«La protesta - evidenzia l’associazione - arriva mentre il prezzo del grano duro è crollato al di sotto dei 28 euro al quintale, con un calo del 30% in un anno, tornando ai livelli pre-guerra in Ucraina, mentre i costi di produzione sono aumentati del 20% dal 2021. Un chilo di pasta oggi viaggia sui 2 euro, ma agli agricoltori vengono riconosciuti appena 28 centesimi al chilo di grano». Per affrontare la situazione Coldiretti propone un piano con sette richieste chiave: l’istituzione immediata della Commissione unica nazionale del grano duro, la pubblicazione da parte di Ismea dei costi medi di produzione, l’aumento fino a 40 milioni di euro del sostegno del ministero ai contratti di filiera pluriennali, il blocco delle importazioni sleali, la reciprocità delle regole, l’obbligo di indicare l’origine del grano sulle confezioni di pasta in tutta Europa, più investimenti in ricerca, innovazione e sostegno alla transizione tecnologica, un piano nazionale per gli stoccaggi e gli invasi.

In queste ore circa 3-4mila persone stanno affluendo sul lungomare di Bari con bus provenienti anche dalle regioni vicine. «Ridare centralità a un settore strategico come il grano, in questo scenario geopolitico, significa essere resilienti a qualsiasi cosa. Il settore da qualche anno è in caduta libera, stiamo importando prodotti a un prezzo superiore rispetto a quanto pagano il nostro», spiega il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni.

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