È stato arrestato uno dei presunti autori della rapina avvenuta questa mattina 26 settembre intorno alle 10,30 ai danni di un negozio del centro commerciale Gran Shopping Mongolfiera di Molfetta (Bari). Alla rapina è seguito un conflitto a fuoco in cui due persone sono rimaste ferite: le loro condizioni non sarebbero gravi. I feriti sono uno degli autori del colpo, che aveva un kalashnikov, e un ex carabiniere. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri che stanno ricostruendo quanto accaduto.
Uno dei feriti è un uomo di 65 anni, Carlo Piazzolla, luogotenente dei carabinieri in congedo, che è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato al Policlinico di Bari. Ha una lesione da arma da fuoco, la frattura scomposta di tibia e rotula destra ed è ora nella sala rossa del Pronto soccorso. L'altro ferito è Giuseppe Tammeo, 50 anni, di Cerignola e residente a Trinitapoli, il rapinatore che è stato arrestato. Anche lui è stato portato nella sala rossa del Pronto soccorso: non aveva ferite d'arma da fuoco ma fuoco ma solo lesioni di vario tipo dovute probabilmente alla colluttazione.
Il carabiniere in pensione è intervenuto insieme a un altro carabiniere (un maresciallo del Nucleo tutela agroalimentare) che, libero dal servizio, si trovava all'interno del centro commerciale. Entrambi sono intervenuti dopo che il malvivente, entrato armato in una gioielleria, ha cominciato a mettere in un borsone tutti i preziosi presenti all'interno dell'esercizio commerciale. Una volta uscito dal negozio, e arrivato nel parcheggio, davanti a decine di persone (alcuni dei quali hanno filmato con il cellulare), il rapinatore si è fermato probabilmente in attesa del complice che avrebbe dovuto portarlo via in auto. E' qui che si è verificata la sparatoria: il carabiniere in pensione si è avvicinato al rapinatore, che ha esploso almeno una decina di colpi prima di essere placcato e immobilizzato a terra dall'altro carabiniere.
IL PLAUSO DI CROSETTO E LOLLOBRIGIDA
«Molfetta. Un uomo armato di kalashnikov e con il volto coperto fa irruzione in una gioielleria. Sono momenti di paura. Prontamente intervengono un maresciallo dei Carabinieri e un luogotenente dell’Arma in congedo: due uomini, due servitori dello Stato, che non hanno esitato a mettere a rischio la propria vita per proteggere gli altri. Riescono a fermarlo, ma restano feriti. Ai nostri due eroici militari va la mia più sincera vicinanza, l’abbraccio di tutta la #Difesa e l’augurio di una pronta guarigione. Siamo orgogliosi di voi. A loro e a tutti coloro che ogni giorno garantiscono la nostra sicurezza: grazie!». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
«Desidero esprimere il mio sentito ringraziamento per la prova di coraggio che un maresciallo del nucleo carabinieri per la tutela agroalimentare di Bari, e un luogotenente dell’Arma in congedo, hanno dimostrato questa mattina a Molfetta. Grazie alla loro straordinaria determinazione è stato possibile sventare una rapina e assicurare alla giustizia chi non ha seguito le regole del vivere civile». Lo dichiara in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, in relazione alla rapina con sparatoria che si è verificata stamattina e che si è conclusa con il ferimento dei due militari e l’arresto del rapinatore. Nella nota si spiega che il maresciallo e gli ispettori dell’Icqr si trovavano sul posto «per un’ispezione legata alla sicurezza agroalimentare». I militari assieme al luogotenente in congedo hanno provato a fermare il presunto rapinatore che «non ha esitato ad utilizzare l’arma, un fucile automatico AK47, ferendo al polpaccio il carabiniere in congedo e ferendo al volto, ma in modo lieve, il maresciallo in forze al nucleo di tutela agroalimentare», continua Lollobrigida che rivolge «un augurio di pronta guarigione per le ferite riportate» e rinnova «la vicinanza del Governo a tutte le donne e gli uomini delle forze dell’ordine, che ogni giorno operano con coraggio e dedizione per difendere la comunità e il nostro patrimonio nazionale».















