Ancora controlli a Bari Vecchia. Dopo il blitz della scorsa settimana nella nota strada delle signore delle orecchiette (culminata con uno «sciopero» turbolento delle pastaie e un incontro a Palazzo Città), stavolta la polizia locale è intervenuta in strada Arco Alto: nel corso dell'operazione sono stati sequestrati circa 40 chili di merce, tra cui pomodori secchi, pasta secca e taralli contenuti in confezioni prive di etichette.
La polizia locale ha dunque elevato una sanzione amministrativa pari a 5000 euro per commercio abusivo su suolo pubblico. Il sequestro ha riguardato, nel dettaglio, dodici confezioni di taralli salati e sette di taralli dolci, ventitré di pasta secca (orecchiette e altri formati) e una cesta di pomodori secchi. Sequestrati, inoltre, i cavalletti e le basi su cui era esposta la merce.
I controlli hanno riguardato anche Strada Arco Basso, dove non sono state riscontrate irregolarità.
“Nonostante i ripetuti confronti e le attività di informazione, formazione e mediazione degli ultimi mesi, siamo costretti a ribadire, ancora una volta, che le orecchiette industriali non sono tollerabili in una dinamica di leale concorrenza - ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli -. Di contro, la pasta fresca è l’elemento autentico della tradizione, che abbiamo il dovere di salvaguardare nella sua genuinità. Le pastaie sanno bene che possono esporre i loro telati per le orecchiette fresche o per mostrare la loro preparazione, ma non possono vendere o esporre le orecchiette industriali, a meno che non siano autorizzate a tale attività. La regola è chiara e va rispettata: alcune lo hanno capito e si sono adeguate, e questo è un motivo di soddisfazione. Ci tengo a precisare, infine, che la nostra perseveranza ha un unico intento: tutelare una delle tradizioni più amate della nostra città dagli abbagli della speculazione, ai danni dei consumatori e dell’immagine di Bari”.