BARI - Nuovo progetto nell'aria per i RetakeBari, un murale a Japigia del «Trenino del Bari calcio» con operazione gaming finale. A pochi giorni dalla riqualificazione della scuola Diaz a Carbonara, i volontari dell'associazione stanno lavorando ad una nuova idea: la realizzazione di un murale a poca distanza da via Siponto e la biblioteca comunale Aquarius, nel quartiere Japigia. «Un’iniziativa che coinvolgerà i ragazzi del quartiere nella realizzazione di un murale collettivo, con l’obiettivo di valorizzare il giardino della zona, spesso oggetto di atti vandalici - spiega Fabrizio Milone, presidente di Retake Fondazione-. Un murale che non sarà solo un'opera artistica, ma anche un momento di condivisione e di educazione al rispetto degli spazi comuni.
«Si tratta di uno spazio che avevamo già "pulito" poco tempo fa - continua - ma che la scorsa settimana è stato di nuovo vandalizzato. Evidentemente il muro bianco ha ispirato, in negativo, qualcuno». Ma è difficile fermare i Retake. «L'idea del "trenino del Bari" che coltivavamo da giorni in questo caso ci sembra ancora più giusta».
Il «trenino» in questione è ormai un cult degli anni '90. La storia: accadde che il 15 ottobre del 1994 il Bari sbancò a San Siro nientepopodimeno che contro l'Inter. La sorpresa? Guerrero, Tovalieri, Bigica, Pedone, Manighetti e Montanari si inginocchiarono, si misero in fila uno dietro l'altro e cominciarono a girare per il campo, un trenino umano. Nacque così un momento iconico della storia calcistica della nostra città e nella storia del calcio in generale, perché nel tempo imitato da tantissimi.
«Il famoso “trenino del Bari”, immagine celebre dello sport barese e simbolo di amicizia, solidarietà e forza del gruppo, è la raffigurazione simbolica ideale per questo spazio - commenta Milone - rappresenta lo spirito di gruppo che vorremmo inculcare ai ragazzi, il fatto che anche se non si ha grande talento assieme si possono fare grandi cose, aiutandosi l'un l'altro si possono raggiungere grandi obiettivi. Celebrare questo episodio può trasmettere ai ragazzi un messaggio importante, legato al valore della collaborazione e del gioco di squadra».
L'idea di Milone non si ferma qui: «Ci piacerebbe, ad opera ultimata, fare un’operazione di gaming di piazza: disegnare per terra due cerchi, uno per la postazione del fotografo e l'altro per i ragazzi. Sfruttando la prospettiva visiva sembrerà di mettersi in coda dietro al "trenino" e farsi fotografare con gli amici».
Il piccolo grande problema di un'idea così fortemente simbolica è purtroppo nella realizzazione pratica: serve una foto originale o ad alta definizione del "trenino", per l'artista che dovrà riprodurre il soggetto su grande scala con precisione.
«Il murale sarà realizzato da Silvio Paradiso, il "Caravaggio barese"- come lo definisce Milone - un "madonnaro" che ha già lavorato con noi per altri murales». La ricerca della foto non è affatto semplice, perché in giro ci sono soprattutto frame del video dell'epoca.