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Bari, il museo diocesano valorizza e riapre gli Exultet

 
Redazione online

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Presentato il percorso di fruizione multimediale dei Rotoli miniati risalenti all’11esimo e 12esimo secolo

Lunedì 26 Febbraio 2024, 16:32

29 Febbraio 2024, 11:41

BARI - Una forma di multimedialità arcaica che univa immagini e suoni alla fede. Rotoli che hanno superato lo scorrere del tempo arrivando alla contemporaneità perché inseriti in un percorso rinnovato che li rende accessibili a chiunque intende bussare alla porta storia e della fede. Sono i rotoli miniati degli Exultet di Bari, risalenti all’11esimo e 12esimo secolo, fruibili grazie al nuovo allestimento realizzato con quasi un milione di euro derivante da fondi Fesr-Fes 2014-2020. L’investimento ha permesso di rinnovare il primo piano del vecchio episcopio dove sono conservati in teche di ultima generazione.
«Sono teche che ne garantiscono la conservazione e ne esaltano la fruizione», ha spiegato don Michele Bellino, direttore del museo diocesano di Bari e Bitonto nel corso della conferenza stampa di presentazione del percorso che sarà inaugurato il prossimo 4 marzo.

Il progetto è a firma dell'arch. Fernando Russo, che dal 2009 cura l'intervento di adeguamento e ampliamento di tutto il Museo. L’obiettivo è una visione omogenea, conseguita attraverso l’adeguamento degli impianti tecnologici ed antincendio, e creando un allestimento museale che corrisponda ad un percorso mirato alla conoscenza dell’evoluzione storica della Cattedrale di Bari. Per la musealizzazione degli Exultet, su progetto dell'arch. Russo, le nuove vetrine, realizzate dalla Goppion Spa, sono state disposte in maniera baricentrica, identificando una nuova “spina dorsale” espositiva. Ciò permette ai visitatori di muoversi con facilità intorno alle vetrine; inoltre, la realizzazione di tre piani sospesi riflettenti fissati alle volte, consente di apprezzare maggiormente la qualità artistica dei beni esposti.

I rotoli «sono sempre più centrali in un percorso di visita che si arricchisce delle nuove tecnologie per migliorare la comprensione di opere librarie medievali», ha aggiunto spiegando che si tratta di «un percorso multimediale integrato con le vicende storico-artistiche della cattedrale di Bari». «Potremmo dire che gli Exultet sono i primi audiovisivi della storia come anche gli affreschi che troviamo in tante basiliche, che hanno permesso alla cultura cristiana del tempo di essere veicolata e trasmessa ai fedeli», ha ricordato l’arcivescovo di Bari e Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, spiegando che «era un modo per accompagnare l’evento centrale della vita cristiana che era la Pasqua, proprio attraverso il canto degli Exultet con il quale tanta gente ha radicato il proprio cammino di fede». Durante la conferenza stampa è stato anche presentato «ArtEcclesiae Bari-Bitonto», il progetto di fruizione del museo e dell’intero complesso monumentale della cattedrale di Bari, realizzato in collaborazione con ArtWork, che intende assicurare la massima visibilità anche alla concattedrale e al museo d’arte sacra di Bitonto. 

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